Bobbio

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Bobbio
comune
Bobbio – Stemma
Bobbio – Bandiera
Bobbio – Veduta
Bobbio – Veduta
Panorama di Bobbio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Amministrazione
SindacoRoberto Pasquali (lista civica di centro-sinistra Bobbio 2000 - Città d'Europa) dal 26-5-2014 (3º mandato dal 10-6-2024)
Data di istituzione14 febbraio 1014
Territorio
Coordinate44°46′17.4″N 9°23′11.04″E
Altitudine272 m s.l.m.
Superficie106,53 km²
Abitanti3 399[2] (30-4-2023)
Densità31,91 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiAlta Val Tidone, Brallo di Pregola (PV), Coli, Corte Brugnatella, Menconico (PV), Piozzano, Romagnese (PV), Santa Margherita di Staffora (PV), Travo
Altre informazioni
Cod. postale29022
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT033005
Cod. catastaleA909
TargaPC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 802 GG[4]
Nome abitantibobbiesi
Patronosan Colombano,
Madonna dell'Aiuto,
santa Maria Assunta,
sant'Antonio Gianelli
Giorno festivo23 novembre, 15 agosto
SoprannomeMontecassino del Nord[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bobbio
Bobbio
Bobbio – Mappa
Bobbio – Mappa
Posizione del comune di Bobbio nella Provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Bobbio (AFI: [ˈbɔbbjo][5]; Bòbi in dialetto bobbiese e piacentino, Bêubbi in ligure) è un comune italiano di 3 399 abitanti[2] della provincia di Piacenza, in val Trebbia, in Emilia-Romagna. Il territorio, abitato fin dal neolitico con insediamenti celto-liguri, divenne romano nel 14 a.C. e nel IV secolo si formò il borgo fortificato di Castrum Bobium, ma la sua storia si identifica con quella dell'Abbazia di San Colombano fondata nel 614.

Il 14 febbraio 1014 ebbe il titolo di Città, divenendo Diocesi, Contea vescovile, Comune e cingendosi di mura; prima indipendente come Feudo imperiale, una breve parentesi come Signoria dei Malaspina, poi sotto il Ducato di Milano come Contea imperiale autonoma dei Dal Verme, e infine nel Regno di Sardegna sotto i Savoia. Libero comune dall'inizio del XII secolo, combatté con la Lega Lombarda contro il Barbarossa a Legnano. Provincia sotto il Dipartimento di Genova fino all'unità d'Italia, fino al 1923 fu parte della provincia di Pavia, poi passò alla provincia di Piacenza. Fu sede vescovile residente fino al 1986, tuttora è sede vescovile, in accorpamento con la Diocesi di Piacenza forma la Diocesi di Piacenza-Bobbio.

La città è sede della nuova Unione di comuni: Unione montana Valli Trebbia e Luretta. È una meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura. Il centro storico ha mantenuto intatte le caratteristiche del borgo medievale. Simbolo della cittadina è il Ponte Vecchio detto anche Ponte Gobbo[6] (o Ponte del Diavolo), un ponte in pietra romanico di origine incerta, che attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari. Domina il Santuario di Santa Maria in Monte Penice, che si trova sulla cima del monte omonimo.

  1. ^ Gaia Corrao - San Colombano: le radici cristiane dell'Europa.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Luciano Canepari - Dizionario di pronuncia italiana: il DiPI.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :Bertolin - Emilia Romagna

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