Bologna Football Club 1909

Bologna FC 1909
Calcio
Felsinei, Rossoblù, Petroniani, Veltri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, blu
SimboliBalanzone, Nettuno
InnoLe Tue Ali Bologna
Andrea Mingardi, Luca Carboni, Gianni Morandi e Lucio Dalla
Dati societari
CittàBologna
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie A
Fondazione1909
Rifondazione1993
ProprietarioCanada (bandiera) Saputo Inc.
(attraverso BFC 1909 Lux Spv SA)
PresidenteCanada (bandiera) Joey Saputo
AllenatoreItalia (bandiera) Vincenzo Italiano
StadioRenato Dall'Ara
(36 462[1][N 1] posti)
Sito webwww.bolognafc.it
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudettoScudetto Coppa ItaliaCoppa Italia Coppa Intertoto Mitropa CupMitropa CupMitropa Cup
Scudetti7
Titoli nazionali2 campionati di Serie B
1 campionato di Serie C1
Trofei nazionali2 Coppe Italia
1 Coppa Alta Italia
Trofei internazionali1 Coppa Intertoto UEFA
3 Coppe Mitropa
1 Coppa di Lega Italo-Inglese
1 Torneo Internazionale dell'Expo di Parigi
Stagione in corso
Dati aggiornati al 1º luglio 2024
Si invita a seguire il modello di voce

Il Bologna Football Club 1909 (AFI: /boˈloɲɲa 'futbol ˈklɛb/),[2] meglio noto come Bologna (o colloquialmente con la sigla BFC, da Bologna Football Club), è una società calcistica italiana per azioni con sede nella città di Bologna. Milita in Serie A, la massima serie del campionato italiano di calcio.

Fondata il 3 ottobre 1909 da Emilio Arnstein,[3] cadde in fallimento nel 1993 e si ricostituì a livello societario con l'attuale denominazione dopo aver acquisito nuovamente i diritti e il titolo sportivo del sodalizio precedente.[4] I colori sociali sono il rosso e il blu e la maglia di gioco è a pali verticali alternati della medesima cromia.[5] Dal 1927 la squadra disputa le proprie gare interne nello Stadio Renato Dall'Ara, nato come Stadio Littoriale e chiamato, dal dopoguerra fino al 1983, Stadio Comunale, il quale può ospitare 36 462 spettatori.[1][N 1]

Con la partecipazione a 78 campionati di Serie A a girone unico su 93, i Felsinei si posizionano al 9º posto nella classifica perpetua delle formazioni nella massima categoria italiana, che tiene conto delle presenze totali nel campionato; contando i 16 campionati della massima serie prima del girone unico, suddivisi tra Prima Categoria, Prima Divisione e Divisione Nazionale, il Bologna vanta in totale 94 presenze nella massima divisione nazionale. Secondo la FIGC è il club con la nona miglior tradizione sportiva in Italia.[6] Al 2023, si posiziona al 195º posto nel Club World Ranking, la classifica mondiale dei club stilata dall'IFFHS.[7]

Tra i club più blasonati d'Italia, a livello nazionale annovera 7 titoli di campione d'Italia, due Coppe Italia e una Coppa Alta Italia. In ambito internazionale, il Bologna fu la prima squadra italiana a vincere un trofeo continentale, nel 1932: la Coppa dell'Europa Centrale;[8] detiene 3 coppe Mitropa (Coppa dell'Europa Centrale / Mitropa), record italiano nella competizione, e una Coppa Intertoto UEFA.[9] Con la conquista del Torneo dell'Expo Universale di Parigi nel 1937, i Veltri, soprannome con cui erano al tempo conosciuti,[10] si affermano come una delle migliori squadre nel panorama dell'Europa continentale.[11] Il Bologna detiene il singolare record di due scudetti vinti allo spareggio: uno contro il Torino nel 1929[12] e uno contro l'Inter nel 1964.[13][14] Il Bologna è inoltre membro non ordinario dell'Associazione dei club europei (ECA), un organismo che rappresenta le società calcistiche a livello europeo di fronte alla FIFA.[15]

  1. ^ a b Impianti di Serie A (PDF), su osservatoriosport.interno.gov.it, Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, 18 luglio 2017, p. 1. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  2. ^
  3. ^ La nascita del Bologna, su bolognafc.it. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2018).
  4. ^ Giorgio Comaschi, Il Bologna non gioca più in Paradiso, in la Repubblica, 19 giugno 1993. URL consultato il 3 settembre 2018.
  5. ^ Bertuzzi, Monti, p. 18.
  6. ^ Storica Giunta Nazionale a Bologna. Malagò: qui c'è tradizione sportiva, perdonateci per il ritardo, su coni.it, 20 settembre 2018. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  7. ^ (EN) IFFHS men's club world ranking 2023 at november 30, su iffhs.com, 10 dicembre 2023. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  8. ^ Coppa dell'Europa Centrale 1932, su bolognafc.it, 18 aprile 2016. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  9. ^ Giovanni Egidio, Kolyvanov e Signori, per il Bologna è Uefa, in la Repubblica, 26 agosto 1998, p. 42.
  10. ^ Fernando Pellerano, La vera storia dello scudetto delle pistole, in Corriere della Sera, PressReader, 9 agosto 2019. URL consultato il 2 maggio 2020.
  11. ^ Torneo dell'Expo Universale di Parigi 1937, su bolognafc.it, 18 aprile 2016. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  12. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna strappa al Torino il titolo di campione d'Italia, in La Stampa, 8 luglio 1929, p. 1. URL consultato l'8 giugno 2017.
  13. ^ Lo spareggio scudetto raccontato da Gianni Brera, su repubblica.it, 13 febbraio 2009. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  14. ^ Germano Bovolenta, L'ultimo Bologna, il primo spareggio, in La Gazzetta dello Sport, 17 luglio 2007.
  15. ^ (EN) ECA Members, su ecaeurope.com. URL consultato il 26 marzo 2018.


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