Bombardamenti di Milano

Bombardamenti di Milano
La distruzione della basilica di Sant'Ambrogio
DataDurante la seconda guerra mondiale (1940-1944)
LuogoMilano
Coordinate45°27′51″N 9°11′25″E
Mappa di localizzazione: Italia
Bombardamenti di Milano
Forze in campo
Eseguito daAlleati
Ai danni diCivili e militari
Forze attaccantiNel 1940 i Bombardieri leggeri Armstrong Whitworth A.W.38 Whitley, dal 1942 all'estate 1943 i bombardieri pesanti Avro 683 Lancaster, Short S.29 Stirling, Handley Page Halifax, Vickers Wellington, De Havilland DH.98 Mosquito, Supermarine Spitfire
dal 1943 Consolidated B-24 Liberator, B17 "Fortezze Volanti"
Bilancio
Perdite civili2 000 circa
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I bombardamenti di Milano durante la seconda guerra mondiale furono i maggiori che una città dell'Italia settentrionale abbia subito da parte degli alleati della seconda guerra mondiale.

Nel complesso le incursioni effettuate su Milano e provincia furono centinaia, i morti circa 2 000[1].

Fino all'estate del 1943 i bombardamenti aerei su Milano erano effettuati solo dai velivoli del Bomber Command britannico, i velivoli decollavano al tramonto dal sud dell'Inghilterra e arrivavano sullo spazio aereo della città di notte, inizialmente si trattava di bombardamenti di precisione ed in genere non provocavano danni enormi anche per via della difficoltà di mantenere una formazione durante il volo notturno.

A partire dall'estate 1943 si affiancarono ai britannici i velivoli dell'USAAF, i bombardieri statunitensi decollavano all'alba dalla Puglia ed in seguito dagli aeroporti vicini alla Linea Gotica e bombardavano di giorno, a questi si affiancava il 205° Bomb Group britannico che invece partiva di sera per giungere a Milano intorno all'una di notte.

  1. ^ Claudia Baldoli, I bombardamenti sull’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. (PDF), in Deportate, Esuli e Profughe, n. 13/14, Venezia, Università Ca' Foscari, luglio 2010. URL consultato il 29 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2017).

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