Bombardamento navale di Genova (1941) parte della battaglia del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale | |
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Data | 9 febbraio 1941 |
Luogo | Golfo antistante la città di Genova |
Coordinate | 44°24′16″N 8°55′58″E |
Tipo | Bombardamento navale |
Obiettivo | Zone industriali nel porto di Genova |
Forze in campo | |
Eseguito da | Royal Navy |
Ai danni di | Polo industriale e marittimo di Genova |
Forze attaccanti | Royal Navy, Force H, Gruppo 1 |
Comandate da | Ammiraglio James Somerville |
Forze di difesa | 201ª Divisione costiera postazioni di artiglieria costiera |
Bilancio | |
Perdite civili | 144 civili morti, 272 feriti |
Perdite infrastrutturali | 254 edifici distrutti o gravemente danneggiati |
Perdite attaccanti | 1 biplano abbattuto |
Carlo Brizzolari, Genova nella seconda guerra mondiale (IV volumi).
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Il bombardamento navale di Genova (nome in codice operazione Grog, in inglese operation Grog, conosciuto in Italia anche come beffa di Genova[1]) ebbe luogo la mattina del 9 febbraio 1941 ad opera della Royal Navy.
Fu il secondo e ultimo attacco via mare che subì Genova dopo il bombardamento navale del 1940, avvenuto il 14 giugno di quell'anno. Anche se l'obiettivo principale era Genova, l'operazione militare britannica fu però più ampia e riguardò anche un leggero bombardamento aereo dei porti di Pisa, Livorno e La Spezia per mano degli aerosiluranti Fairey Swordfish imbarcati sulla portaerei HMS Ark Royal. Da quel giorno, fino alla fine del conflitto in Italia, la città subì altri pesanti attacchi, ma esclusivamente aerei[2][3].