Bonifacio | |
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Moneta coniata nella zecca di Carthago e attribuita a Bonifacio | |
Nascita | ? |
Morte | 432 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Impero romano d'Occidente |
Forza armata | Esercito romano |
Grado | Magister militum praesentalis |
Campagne | Conquista vandalica del Nordafrica |
Battaglie | Assedio di Ippona Battaglia di Ravenna |
Altre cariche | Patricius |
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Bonifacio (latino: Bonifacius; ... – 432) è stato un generale romano (comes) dell'Impero romano e governatore della diocesi d'Africa. Fu l'avversario di Flavio Ezio.
Alto ufficiale romano in Africa, dove fu in rapporti con Agostino, a partire dalla morte dell'imperatore Costanzo III (421) divenne uno dei protagonisti della politica imperiale. Si oppose all'imperatore Giovanni, appoggiando l'elezione al trono del giovane Valentiniano III (423) e il controllo della politica imperiale d'Occidente da parte di sua madre Galla Placidia, sorella dell'imperatore Onorio. Entrò poi in contrasto con gli altri uomini forti della corte romana, dando inizio a una vera e propria guerra civile, durante la quale fu incolpato di aver chiamato in proprio aiuto i Vandali, causando poi la conquista dell'Africa da parte di Genserico. Giunto in Italia con il proprio esercito, sconfisse in battaglia il proprio avversario Ezio, ma morì poco dopo per le ferite riportate, permettendo al rivale di continuare la sua carriera militare.