Bozza:Andrew Wyatt

Andrew Wyatt
Andrew Wyatt con i Miike Snow a Los Angeles, California
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRock alternativo
Indie pop
Musica elettronica
Periodo di attività musicale2003 – in attività
Strumentovoce, chitarra, basso, tastiera
EtichettaDowntown, Columbia
Gruppi attualiMiike Snow
Album pubblicati3[1]
Studio1[2]

Andrew Wyatt Blakemore[3] (New York Manhattan, 15 maggio 1971) è un musicista, cantautore e produttore discografico statunitense.

Ha iniziato la sua carriera suonando in band di New York come gli A.M. e i Black Beetle.[4][5] Ha ottenuto una maggiore notabilità come frontman del gruppo svedese Miike Snow con il loro album di debutto, Miike Snow.[6] Da allora Wyatt ha pubblicato altri due album con la band e uno da solista nel 2013, Descender. Wyatt ha poi lavorato assieme ad altri artisti, scrivendo o producendo canzoni, come Liam Gallagher, Lady Gaga, Lorde, Bruno Mars ed altri.[7][8]

Nel 2019, Wyatt vince l'Oscar alla miglior canzone originale per il suo lavoro con Lady Gaga, Mark Ronson e Anthony Rossomando nella canzone Shallow dal film A Star Is Born; nello stesso anno, i quattro ottengono anche il Grammy Award alla miglior canzone scritta per i media visivi.

  1. ^ 1 da solista, 2 assime alla band Miike Snow
  2. ^ 1 da solista, 2 assime alla band Miike Snow
  3. ^ Nell'onomastica di questa lingua il cognome precede il nome. "Andrew" è il cognome.
  4. ^ The A.M. - The A.M. / Releases / Releases // Drowned In Sound, su web.archive.org, 11 ottobre 2012. URL consultato il 1º luglio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  5. ^ Miike Snow's Andrew Wyatt on his troubled past and extraordinary present, su gigwise.com. URL consultato il 1º luglio 2024.
  6. ^ (EN) Nate Chinen, Sonic Adventures, From a Cappella to Zydeco, in The New York Times, 17 gennaio 2009. URL consultato il 1º luglio 2024.
  7. ^ (EN) Interview Magazine, su Interview Magazine. URL consultato il 1º luglio 2024.
  8. ^ (EN) Putting the I's in Miike Snow, su Interview Magazine, 23 giugno 2009. URL consultato il 1º luglio 2024.

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