Brefeldina A | |
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Nome IUPAC | |
(1S,2E,7S,10E,12R,13R,15S)-12,15-diidrossi-7-metil-8-ossabiciclo[11.3.0]esadeca-2,10-dien-9-one | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C16H24O4 |
Massa molecolare (u) | 280.359 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 606-528-3 |
PubChem | 5287620 |
DrugBank | DBDB07348 |
SMILES | CC1CCCC=CC2CC(CC2C(C=CC(=O)O1)O)O |
Indicazioni di sicurezza | |
La brefeldina A è una tossina fungina prodotta dal fungo Eupenicillium brefeldianum, ma è anche un inibitore del trasporto endocellulare dal reticolo endoplasmatico all'apparato di Golgi, ed è stato osservato inibire anche la transcitosi a livello del rene del cane[1].
Il target cellulare della brefeldina A sembra essere un certo tipo di Guanine nucleotide exchange factors (GEFs) o fattori di scambio del GTP responsabili dell'attivazione di una GTPasi chiamata ARF1p. Questa Arf1p, a sua volta, è coinvolta nella formazione di vescicole di trasporto reclutate dalle proteine di rivestimento delle membrane intracellulari.
La brefeldina A è stata inizialmente isolata per essere utilizzata come antivirale,[2] ma ora viene usata soprattutto per studiare il trasporto delle proteine.
La brefeldina A in presenza dell'enzima CD38 forma un metabolita che è in grado di inibire i processi di regolazione cellulare mediati dal complesso molecolare CtBP1/BARS, bloccando così la duplicazione cellulare.[3]