Bridge | |
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Una mano a Bridge | |
Tipo | Gioco di carte |
Luogo origine | Inglese, derivato del Whist |
Data origine | XIX secolo |
Regole | |
N° giocatori | 4 |
Squadre | a coppie |
Giro | senso orario |
Azzardo | no |
Mazzo | 52 carte |
Gerarchia semi | Picche ♠ Cuori ♥ Quadri ♦ Fiori ♣ |
Gerarchia carte | A, K, Q, J, 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 |
Requisiti | |
Aleatorietà | Nessuna |
Il bridge è un gioco di carte, diffuso a livello mondiale, di cui si organizzano tornei, nazionali e internazionali, campionati mondiali e olimpiadi: ogni giorno vengono organizzate numerosissime competizioni di bridge duplicato a vari livelli, dai piccoli tornei serali nei club ai campionati nazionali e mondiali.
Giocato da quattro giocatori che formano due coppie contrapposte, il gioco è composto di due fasi, la dichiarazione (o licitazione) e il gioco della carta. La dichiarazione termina con un contratto, vale a dire con l'impegno da parte di una delle due coppie di conseguire un determinato numero di prese (sottintendendo la base minimale di 6 prese), presupponendo che un determinato seme sia assunto come briscola (atout) oppure che si giochi senza briscola (in francese: sans atout - abbreviato SA, in inglese: no trumps - abbreviato NT), in base al valore convenzionale dato alle singole carte.
Le regole del gioco sono simili a quelli di altri giochi "a prese" (come per esempio il tressette) con la particolarità che il giocatore che si è aggiudicato il contratto muove anche le carte del compagno (detto morto) che sono distese sul tavolo e visibili a tutti. Può essere giocato nella forma di partita libera (Rubber Bridge) o in quella di bridge duplicato, utilizzata nelle gare fra coppie o fra squadre di due coppie. Gran parte della popolarità del bridge è dovuta alla forma del "duplicato" che, attraverso appunto la duplicazione delle smazzate, consente di organizzare competizioni in cui i giocatori si confrontano sulle stesse distribuzioni di carte in modo che il ruolo della fortuna venga sensibilmente ridotto.