Il bridge duplicato è la variante più comune del gioco del bridge, usata principalmente nei club e nelle competizioni. Si chiama duplicato perché la stessa mano (vale a dire la stessa distribuzione di carte) viene duplicata in tutti i tavoli della sala. I giocatori si trovano quindi a giocare in concorrenza con altri che hanno le stesse identiche carte; in questo modo viene esaltato il confronto fra l'abilità dei giocatori e quasi completamente esclusa l'incidenza della fortuna. Il bridge duplicato è alternativo alla partita libera nella quale ogni mano è una nuova distribuzione casuale e il punteggio dipende tanto dalle carte ricevute quanto dall'abilità dei giocatori.
Per garantire che la mano di ogni giocatore venga passata intatta al tavolo successivo, vengono utilizzati degli appositi astucci con quattro scompartimenti (indicati col termine inglese di boards). Il punteggio finale viene calcolato confrontando i punteggi di ciascuna coppia con le altre coppie che hanno giocato la stessa mano. Per facilitare il meccanismo della dichiarazione e ridurre il rumore nella sala, vengono usati degli appositi cartoncini (indicati col termine inglese di bidding box').
Nel bridge duplicato normalmente un giocatore gioca con lo stesso compagno per tutto un evento e i due formano una coppia. Ci sono due eccezioni: una competizione a squadre con cinque o sei elementi che si scambiano il compagno per segmenti della competizione, e i tornei individuali, in cui i giocatori scambiano il compagno ad ogni turno.
Per impedire che i giocatori si scambino volontariamente o involontariamente informazioni con cenni o espressioni del viso, nelle competizioni più importanti i tavoli sono attraversati da un sipario situato obliquamente in modo che i compagni non si vedano. La dichiarazione avviene passando attraverso una fessura un carrello contenente i cartoncini delle chiamate, mentre per il gioco della carta viene aperto un piccolo sportello che consente a tutti di vedere il centro del tavolo.