Burkina Faso | |
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(FR) La Patrie ou la Mort, Nous Vaincrons
(IT) Patria o morte, vinceremo | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Burkina Faso |
Nome ufficiale | Burkina Faso |
Lingue ufficiali | more, bissa, dioula, fula[1] |
Altre lingue | francese |
Capitale | Ouagadougou |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale (de iure) Governo provvisorio retto da una giunta militare (de facto) |
Presidente | Ibrahim Traoré (ad interim) |
Primo ministro | Apollinaire Joachim Kyélem de Tambèla (ad interim) |
Indipendenza | Dalla Francia, 5 agosto 1960 |
Ingresso nell'ONU | 20 settembre 1960 |
Superficie | |
Totale | 267 950 km² (72º) |
% delle acque | 0,1% |
Popolazione | |
Totale | 20,9 milioni[2] ab. (2020) (62º) |
Densità | 76 ab./km² |
Tasso di crescita | 3,073% (2012)[3] |
Nome degli abitanti | Burkinabé |
Geografia | |
Continente | Africa |
Confini | Mali, Niger, Benin, Togo, Ghana, Costa d'Avorio |
Fuso orario | UTC+0 |
Economia | |
Valuta | Franco CFA |
PIL (nominale) | 11 036[4] milioni di $ (2012) (127º) |
PIL pro capite (nominale) | 716 $ (2018) (179º) |
PIL (PPA) | 24 565 milioni di $ (2012) (119º) |
PIL pro capite (PPA) | 1 415 $ $ (2012) (166º) |
ISU (2021) | 0,449 (basso) (184º) |
Fecondità | 5,8 (2011)[5] |
Consumo energetico | 74 kWh/ab. anno |
Varie | |
Codici ISO 3166 | BF, BFA, 854 |
TLD | .bf |
Prefisso tel. | +226 |
Sigla autom. | BF |
Lato di guida | Destra (↓↑) |
Inno nazionale | Une Seule Nuit |
Festa nazionale | 11 dicembre |
Evoluzione storica | |
Stato precedente | Alto Volta francese |
Il Burkina Faso (IPA: [burˈkina ˈfaso][6]), fino al 1984 Alto Volta (in francese Haute-Volta), è uno Stato indipendente dell'Africa occidentale privo di sbocchi sul mare. Ha una superficie di 274200 km² e confina con il Mali a nord, il Niger a est, il Benin a sud-est, il Togo e il Ghana a sud e la Costa d'Avorio a sud-ovest. La sua capitale è Ouagadougou e la sua forma di governo è una repubblica semipresidenziale il cui capo dello Stato, eletto ogni cinque anni, è anche responsabile dell'esecutivo. I suoi abitanti si chiamano burkinabé[7], in italiano termine invariato in genere e numero. La popolazione totale stimata è di poco più di 21,5 milioni di persone.[8]
Ex colonia francese fino al 1960, in tale anno ottenne l'indipendenza assumendo il nome di Alto Volta, dal nome dell'omonimo fiume il cui corso superiore attraversa il Paese. Il 2 agosto 1984 l'allora presidente Thomas Sankara cambiò il nome dell'Alto Volta in Burkina Faso che significa "la terra degli uomini integri" in more e in bambara, parlate rispettivamente dall'etnia mossi e dall'etnia dioula che vivono nel Paese. Il decreto presidenziale venne confermato dall'Assemblea Nazionale due giorni dopo.
Il gruppo etnico più numeroso del Paese è quello dei Mossi, che si insediarono nella zona tra l'XI e il XIII secolo. I Mossi fondarono regni potenti come quello di Ouagadougou, Tenkodogo e Yatenga. Nel 1896 fu colonizzata dai francesi, entrando a far parte dell'Africa Occidentale Francese; nel 1958 l'Alto Volta divenne una colonia autonoma all'interno della Comunità francese. Nel 1960 ottenne la piena indipendenza con Maurice Yaméogo come presidente. Seguendo le sorti di altri Paesi africani decolonizzati, il Burkina Faso è stato caratterizzato per buona parte della sua storia indipendente da vari colpi di Stato e dittature esplicite o de facto: un primo rovesciamento di regime si ebbe nel 1966, cui fece seguito un periodo dittatoriale fino al 1978; un secondo avvenne nel 1980 con un governo poi esautorato nel 1980; successivamente, fu instaurato il regime di impronta socialista e terzomondista di Thomas Sankara. Questo governo fu ricordato per aver lanciato un ambizioso programma socioeconomico che comprendeva una campagna di alfabetizzazione a livello nazionale, la ridistribuzione delle terre ai contadini, la costruzione di ferrovie e strade e la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili, dei matrimoni forzati e della poligamia.[9][10] Sankara fu successivamente ucciso nel colpo di Stato del 1987 guidato da Blaise Compaoré che tenne il potere dal 1987 al 2014; da tale data il Burkina Faso fu guidato da governi civili. Recentemente il Paese è stato soggetto ad un colpo di Stato[11], il 24 gennaio 2022[12][13][14], con l’annuncio da parte dei militari di aver preso il controllo del Paese e del governo e di aver posto agli arresti il Presidente[15][16]. Il 30 settembre 2022, tuttavia, a meno di un anno dalla loro ascesa, i golpisti subiscono un contro-golpe e vengono destituiti da un'altra fazione dell’esercito che, conseguentemente, prende il potere nel paese, annunciando, come di consueto, lo scioglimento del governo, la sospensione della costituzione e di tutte le attività politiche, l’introduzione di un coprifuoco notturno e la chiusura dei confini e degli spazi aerei nazionali[17].
Dal 2018 si sono inoltre progressivamente intensificate le attività di gruppi estremisti islamici che sono giunti a controllare gran parte del nord-est della nazione, in particolare quelle di Al-Qaida nel Maghreb islamico e dello Stato Islamico del Grande Sahara.
La lingua ufficiale del Burkina Faso è il francese e la sua valuta è il franco CFA dell'UEMOA, moneta condivisa con Paesi della stessa area africana come Benin, Costa d'Avorio, Niger e Senegal.
Burkina Faso, Mali e Niger hanno annunciato la formazione di un nuovo stato, ovvero la "Confederazione degli Stati del Sahel", che raggruppa i tre paesi per scopi militari, economici e di sicurezza.[18]