C (linguaggio di programmazione)

C
linguaggio di programmazione
Logo presente nella copertina inglese di Il linguaggio C, manuale scritto dal creatore di C Dennis Ritchie e da Brian Kernighan[1]
AutoreDennis Ritchie
Data di origine1972
Ultima versioneC17 (giugno 2018)
UtilizzoGenerico (alta efficienza)
Paradigmiimperativo procedurale
TipizzazioneStatica
Estensioni comuni.c per i sorgenti e .h per le intestazioni
Influenzato daBCPL, B, ALGOL
Ha influenzatoNumerosi, tra cui C++, Objective-C, C#, Swift, D
Implementazione di riferimento
Sito webwww.iso.org/standard/74528.html e www.open-std.org/jtc1/sc22/wg14/

C (AFI: /ˈsiː/[senza fonte]) è un linguaggio di programmazione ad uso generale di natura imperativa e procedurale creato da Dennis Ritchie negli anni '70. Tutt'oggi influente, è largamente adoperato nei sistemi operativi, nei driver e nelle pile di protocolli, mentre è in diminuzione il suo uso nelle applicazioni.[2] C è comunemente usato in architetture che vanno dai più grandi supercalcolatori fino ai minuscoli microcontrollori e sistemi integrati.

Successore del linguaggio B, C fu in origine sviluppato ai Bell Labs da Ritchie tra il 1972 e il 1973 per costruire utilità eseguibili su Unix, e fu subito dopo applicato nella reimplementazione del kernel di quel sistema operativo.[3] Durante gli anni '80, C gradualmente crebbe in popolarità, diventando nel terzo millennio uno dei linguaggi più usati in assoluto,[4][5] con compilatori disponibili per praticamente ogni architettura e sistema operativo moderni. Il libro intitolato The C Programming Language, scritto dal suo creatore insieme a Brian Kernighan, servì per molti anni come lo standard de facto del linguaggio.[1][6] Dal 1989, C è normato dall'American National Standards Institute (ANSI) e dall'International Organization for Standardization (ISO).

C è un linguaggio procedurale imperativo, che supporta la programmazione strutturata, la visibilità lessicale e la ricorsione, e possiede un sistema di tipi statico. Il linguaggio C permette l'utilizzo a basso livello alla memoria e fornisce costrutti che combaciano efficientemente con le istruzioni del linguaggio macchina. Nonostante le sue capacità a basso livello, il linguaggio è adatto per essere programmato su piattaforme diverse: un programma in C conforme scritto per essere portabile può essere compilato per una vasta gamma di piattaforme con poche variazioni al suo codice sorgente.[7]

A partire dal 2000, C è constantemente classificato tra i primi due linguaggi nell'indice TIOBE, una misura di popolarità dei linguaggi di programmazione.[8]

  1. ^ a b (EN) Peter Prinz e Tony Crawford, C in a Nutshell, O'Reilly Media, Inc., 16 dicembre 2005, p. 3, ISBN 9780596550714.
  2. ^ (EN) C Language Drops to Lowest Popularity Rating, su developer.com, 9 agosto 2016. URL consultato il 1º agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2022).
  3. ^ Dennis M. Ritchie, The development of the C language, in ACM SIGPLAN Notices, vol. 28, n. 3, 1º marzo 1993, pp. 201–208, DOI:10.1145/155360.155580. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  4. ^ Programming Language Popularity, su langpop.com, 2009. URL consultato il 16 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
  5. ^ TIOBE Programming Community Index, su tiobe.com, 2009. URL consultato il 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
  6. ^ Terry A. Ward, Annotated C / A Bibliography of the C Language, in Byte, agosto 1983, pp. 268. URL consultato il 31 gennaio 2015.
  7. ^ History of C, su en.cppreference.com. URL consultato il 28 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2018).
  8. ^ TIOBE Index for October 2021, su tiobe.com. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2018).

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy