Camera riverberante elettromagnetica

Uno sguardo nella camera riverberante dell'École supérieure d'électricité di Gif-sur-Yvette, France. Sulla destra si può osservare lo Stirrer (o Tuner) meccanico che, ruotando, ha il compito di modificare le condizioni al contorno garantendo (statisticamente) una distribuzione omogenea del campo elettromagnetico. In questo test setup sono anche osservabili tre antenne sorgente e una sonda per le misure di campo elettrico.
Camera riverberante GTEMCELL a due stirrer a velocità variabile. Frequenza operativa 400 MHz-60 GHz. La camera è attrezzata con N.4 honeycomb per la circolazione d'aria, N.3 pannelli tecnici di comunicazione In/Out con passaggi guida d'onda, passaggi coassiali e per fibre ottiche; sono presenti aperture schermate per termocamere e una finestra schermata di ispezione.

La camera riverberante elettromagnetica (nota anche come camera riverberante, o, in inglese, electromagnetic reverberation chamber) è un ambiente dedicato ai test di compatibilità elettromagnetica (EMC), quali test di emissione, suscettibilità e schermatura. Le prime camere di riverbero furono introdotte nel campo della ricerca elettromagnetica nel 1968 da H.A. Mendes,[1] mentre nel campo dell'acustica le camere riverberanti erano già note e utilizzate dalla fine del 1800.

  1. ^ Mendes, H.A.: A new approach to electromagnetic field-strength measurements in shielded enclosures., Wescon Tech. Papers, Los Angeles, CA., August, 1968.

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