Campagna di Russia parte delle guerre napoleoniche | |
---|---|
La ritirata di Napoleone da Mosca (dipinto del XIX secolo di Adolph Northen) | |
Data | 23 giugno - 14 dicembre 1812 |
Luogo | Impero russo |
Esito | Decisiva vittoria russa |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |
La campagna di Russia fu l'invasione francese dell'Impero russo nel 1812, terminata con una disastrosa sconfitta e con la distruzione di gran parte delle truppe francesi e dei contingenti stranieri. La campagna segnò il punto di svolta nella parabola di Napoleone Bonaparte e delle Guerre napoleoniche. In Russia l'invasione francese è più conosciuta come guerra patriottica (in russo Отечественная война?, Otečestvennaja vojna), termine che evidenzia il carattere che assunse la lotta, di resistenza nazionale e popolare russa contro lo straniero.
Alla fine della campagna, l'esercito napoleonico - costituito da oltre 600 000 soldati, di cui 450 000 nella massa principale guidata dall'imperatore - era ridotto a poco più di 100 000 uomini. Le perdite ammontarono a 400 000 tra morti, feriti e dispersi; 100 000 furono i prigionieri caduti nelle mani dei russi[5].
La distruzione della Grande Armata in Russia ebbe conseguenze decisive sulla storia europea dell'Ottocento.
Tale avvenimento ha ispirato profondamente anche la letteratura russa e ne fa fede, tra tutti, il più noto esempio, costituito dal celebre romanzo di Lev Tolstoj, Guerra e pace[6]. Oltre alla letteratura russa la campagna di Russia ha ispirato anche il brano Ouverture 1812 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GL33