Campionato mondiale di Formula 1 2010 | |
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Edizione n. 61 del Campionato mondiale di Formula 1 | |
Dati generali | |
Inizio | 14 marzo |
Termine | 14 novembre |
Prove | 19 |
Titoli in palio | |
Piloti | Sebastian Vettel su Red Bull RB6 |
Costruttori | Red Bull |
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Edizione in corso |
Il campionato mondiale di Formula 1 2010 organizzato dalla FIA è stato, nella storia della categoria, la 61ª stagione ad assegnare il Campionato Piloti e la 53ª ad assegnare il Campionato Costruttori.
È iniziato il 14 marzo ed è terminato il 14 novembre, dopo 19 gare, due in più della stagione precedente (ritorna il Gran Premio del Canada e viene inserito per la prima volta nel calendario il Gran Premio di Corea).
Il pilota campione in carica era Jenson Button sulla scuderia Brawn GP. Quest'ultima, divenuta nel dicembre 2009 Mercedes GP, nello stesso anno ha vinto anche il titolo a squadre.
Il campionato piloti è stato vinto per la prima volta dal tedesco Sebastian Vettel, che porta per la prima volta questo titolo alla Red Bull, la quale vince anche il Campionato Costruttori.
Nel complesso la stagione 2010 è stata una delle più avvincenti della storia della Formula 1, ricca di colpi di scena e battaglie serrate, tanto che ha visto per la prima volta quattro piloti in lizza fino all'ultima gara per il titolo piloti e solo due volte nella storia di questa categoria a vincere il mondiale è stato un pilota che fino all'ultima gara non era mai stato in testa al campionato. In questa stagione sono da sottolineare anche i rientri dopo tre anni di inattività dal circus del sette volte campione del mondo Michael Schumacher e di Pedro de la Rosa che non partecipava a una gara anch'egli da tre anni. Quest'ultimo ha terminato la stagione anzitempo perché sostituito a cinque gare dalla fine. A livello agonistico, la stagione ha visto l'esordio di tre nuove scuderie (che non hanno conquistato punti mondiali) e cinque nuovi piloti, dei quali solo due (Nico Hülkenberg e Vitalij Petrov) sono andati a punti.
Degna di nota è anche la pole position conquistata dall'esordiente sopra citato Nico Hülkenberg, al Gran Premio del Brasile.