Carcharhinus leucas

Squalo leuca
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclassePisces
ClasseElasmobranchii
SottoclasseNeoselachii
InfraclasseSelachii
SuperordineGaleomorphi
OrdineCarcharhiniformes
FamigliaCarcharhinidae
GenereCarcharhinus
SpecieC. leucas
Nomenclatura binomiale
Carcharhinus leucas
(Müller ed Henle, 1839)
Sinonimi

Carcharhinus azureus (Gilbert & Starks, 1904)
Carcharhinus nicaraguensis (Gill, 1877)
Carcharhinus vanrooyeni (Smith, 1958)
Carcharhinus zambezensis (Peters, 1852)
Carcharias azureus (Gilbert & Starks, 1904)
Carcharias leucas (Müller & Henle, 1839)
Carcharias spenceri (Ogilby, 1910)
Carcharias zambesensis (Peters, 1852) (errore ortografico)
Carcharias zambezensis (Peters, 1852)
Carcharinus leucas (Müller & Henle, 1839) (errore ortografico)
Carcharinus zambesensis (Peters, 1852) (errore ortografico)
Carcharinus zambezensis (Peters, 1852) (errore ortografico)
Eulamia nicaraguensis (Gill, 1877)
Galeolamna bogimba (Whitley, 1943)
Galeolamna greyi mckaili (Whitley, 1945)
Galeolamna leucas (Müller & Henle, 1839)
Galeolamna mckaili (Whitley, 1945)
Prionodon platyodon (Poey, 1860)
Squalus obtusus (Poey, 1861)
Squalus platyodon (Poey, 1860)

Areale

Lo squalo leuca (Carcharhinus leucas Müller e Henle, 1839) o squalo zambesi, denominato nei paesi di lingua anglosassone "bull shark", non è da confondere con lo squalo toro che in lingua inglese viene invece riconosciuto sotto il nome di "sand tiger shark". Lo squalo leuca è una comune specie di squalo della famiglia dei Carcarinidi diffusa nelle acque calde e poco profonde delle zone costiere e dei fiumi di tutto il mondo. È noto soprattutto per il suo comportamento imprevedibile e spesso aggressivo. Dato che spesso si incontra in acque poco profonde, è considerato la specie di squalo più pericolosa per l'uomo[2], e insieme allo squalo tigre e allo squalo bianco, è una delle tre specie a cui sono stati attribuiti il maggior numero di attacchi all'uomo[3] se non si considera il longimanus, che da solo, secondo un'ipotesi, conta più attacchi di tutti quelli degli altri squali messi insieme.[4][5]

Diversamente dalla maggior parte degli squali, lo squalo leuca tollera l'acqua dolce ed è in grado di risalire il corso dei fiumi. Alcuni esemplari sono stati ritrovati perfino in alcuni fiumi dell'Australia e dell'Africa meridionale, e nei fiumi Ohio (nell'Indiana) e Mississippi (nell'Illinois), sebbene in tali aree siano stati registrati solamente pochi attacchi. Proprio per questo motivo la specie è probabilmente la responsabile del maggior numero di attacchi all'uomo avvenuti in acque costiere, compresi molti attacchi attribuiti ad altre specie.[6] Tuttavia, gli squali leuca (diversamente dagli squali di fiume del genere Glyphis) non sono veri e propri squali d'acqua dolce.

  1. ^ (EN) Rigby, C.L, Espinoza, M., Carcharhinus leucas, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24 novembre 2020.
  2. ^ Crist, R. 2002. Carcharhinus leucas (On-line), Animal Diversity Web. Accessed March 12, 2007 at animaldiversity.ummz.umich.edu.
  3. ^ Bull shark, su animals.nationalgeographic.com, National Geographic. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).
  4. ^ Martin, R. Aidan., Elasmo Research, su elasmo-research.org, ReefQuest. URL consultato il 6 febbraio.
  5. ^ Bass, A.J., J.D. D'Aubrey & N. Kistnasamy. 1973. Sharks of the east coast of southern Africa. 1. The genus Carcharhinus (Carcharhinidae), Invest. Rep. Oceanogr. Res. Inst., Durban, no. 33, 168 pp.
  6. ^ Bull shark, su flmnh.ufl.edu, Florida Museum of Natural History. URL consultato l'8 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).

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