Squalo leuca | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Pisces |
Classe | Elasmobranchii |
Sottoclasse | Neoselachii |
Infraclasse | Selachii |
Superordine | Galeomorphi |
Ordine | Carcharhiniformes |
Famiglia | Carcharhinidae |
Genere | Carcharhinus |
Specie | C. leucas |
Nomenclatura binomiale | |
Carcharhinus leucas (Müller ed Henle, 1839) | |
Sinonimi | |
Carcharhinus azureus (Gilbert & Starks, 1904) | |
Areale | |
Lo squalo leuca (Carcharhinus leucas Müller e Henle, 1839) o squalo zambesi, denominato nei paesi di lingua anglosassone "bull shark", non è da confondere con lo squalo toro che in lingua inglese viene invece riconosciuto sotto il nome di "sand tiger shark". Lo squalo leuca è una comune specie di squalo della famiglia dei Carcarinidi diffusa nelle acque calde e poco profonde delle zone costiere e dei fiumi di tutto il mondo. È noto soprattutto per il suo comportamento imprevedibile e spesso aggressivo. Dato che spesso si incontra in acque poco profonde, è considerato la specie di squalo più pericolosa per l'uomo[2], e insieme allo squalo tigre e allo squalo bianco, è una delle tre specie a cui sono stati attribuiti il maggior numero di attacchi all'uomo[3] se non si considera il longimanus, che da solo, secondo un'ipotesi, conta più attacchi di tutti quelli degli altri squali messi insieme.[4][5]
Diversamente dalla maggior parte degli squali, lo squalo leuca tollera l'acqua dolce ed è in grado di risalire il corso dei fiumi. Alcuni esemplari sono stati ritrovati perfino in alcuni fiumi dell'Australia e dell'Africa meridionale, e nei fiumi Ohio (nell'Indiana) e Mississippi (nell'Illinois), sebbene in tali aree siano stati registrati solamente pochi attacchi. Proprio per questo motivo la specie è probabilmente la responsabile del maggior numero di attacchi all'uomo avvenuti in acque costiere, compresi molti attacchi attribuiti ad altre specie.[6] Tuttavia, gli squali leuca (diversamente dagli squali di fiume del genere Glyphis) non sono veri e propri squali d'acqua dolce.