Carlo Leopardi

Carlo Orazio Leopardi.

Il conte Carlo Orazio Leopardi (Recanati, 12 luglio 1799Recanati, 11 febbraio 1878) è stato un nobiluomo italiano, fratello di Giacomo Leopardi, di cui fu il compagno di giochi e di confidenze[1]. Nel 1819, Giacomo provò a fuggire da Recanati e consegnò a Carlo la lettera per il padre Monaldo[2]. Dopo la partenza di Giacomo da Recanati, il loro rapporto continuò in forma epistolare. La sua vita fu segnata dal primo matrimonio per amore e non per ragioni di convenienza, a costo di sacrificare il rapporto con la famiglia di origine[3]. Collaborò attivamente con il letterato Prospero Viani, a cui scrisse più di cinquanta lettere tra il 1844 ed il 1877[4], per ricostruire gli anni giovanili di Giacomo.

  1. ^ Giacomo Leopardi, Ricordi, giudizi, ragguagli, in Prospero Viani (a cura di), Epistolario, vol. 3, Le Monnier, 1892, p. 418, OCLC 833876952.
    «dalla lettera di Paolina Leopardi a Prospero Viani del 29 novembre 1844: "Con mio fratello Carlo ho fatto parola del desiderio che'lla ha di avere la vita di Giacomo scritta dalla sorella di lui. Ora sappia, mio caro signore, che Carlo era il vero amico intimo, il confidente di Giacomo"»
  2. ^ Costanza Geddes da Filicaia, Dell’epistolario di Giacomo Leopardi ovvero della consortio humana (PDF), in Fuori di Recanati io non sogno. Temi e percorsi di Leopardi epistolografo, Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2006, pp. 22-23, ISBN 88-7166-994-0.
    «È tuttavia interessante notare come proprio questa missiva, che rappresenta un momento fondamentale nella ricostruzione dei rapporti tra padre e figlio e che fu costruita con estrema accuratezza, non sia in realtà mai stata letta dal suo destinatario, visto che la fuga fu poi sventata e Carlo Leopardi, al quale era stato affidato l’incarico di recapitare la lettera, abbia a quel punto preferito evitare di svolgere il suo compito.»
  3. ^ Camillo Antona-Traversi, Lettere inedite di Monaldo, in Nuovi studi letterari, Milano, Tipografia Bortolotti di G. Prato, Editrice, 1889, pp. 97-98.
    «A tutto stringere, io non voglio che la seduttrice di Carlo metta piede in casa mia neppure per un momento»
  4. ^ Silvia Munari, Annotazioni sulla corrispondenza tra Prospero Viani e i famigliari di Leopardi (e su un recente articolo ad essa dedicato), in Lettere Italiane, vol. 65, n. 3, 2013, pp. 414-432. URL consultato il 14 gennaio 2020.

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