Carmen de Hastingae Proelio

Il Carmen de Hastingae Proelio (Canzone della battaglia di Hastings) è un poema in latino medievale narrante la conquista normanna dell'Inghilterra, che l'opinione storica corrente[1] identifica con il poema perduto scritto da Guido di Amiens[2]. Venne scoperto nel 1826 da Georg Heinrich Pertz all'interno di un'antologia, la cui datazione è anch'essa oggetto di dibattito, ed oggi esistente in un'unica copia conservata alla Bibliothèque royale de Belgique[2][3], apparentemente un esemplare dell'inizio del XII secolo ricavato dall'originale del secolo precedente.[4] È una fonte molto ostile verso Aroldo (sulla scia di Guglielmo di Poitiers)[5] e verso gli anglosassoni.[6][7]

  1. ^ Stephen Morillo (a cura di), The Battle of Hastings: Sources and Interpretations, Woodbridge, Boydell Press, 1998, p. 45, ISBN 9780851156194.
  2. ^ a b Davis, pp. 241-261.
  3. ^ MS 10615-792 della Bibliothèque Royale de Belgique. Il manoscritto MS 9799-809 contiene 66 linee del poema (Davis, 1978).
  4. ^ Spear, p.91.
  5. ^ Oltre a riprendere da Guglielmo le accuse di spergiuro da parte di Aroldo, l'autore del Carmen equipara il re a Caino, in quanto ha affrontato ed ucciso il fratello durante la battaglia di Stamford Bridge.
  6. ^ Luigi Provero, Fedeltà inaffidabili: aristocrazia e vassallaggio nell'arazzo di Bayeux, in Reti Medievali Rivista, 16, 2 (2015), Firenze University Press, ISSN 1593-2214 (WC · ACNP).
  7. ^ Al momento dello sbarco a Pevensey, i normanni sono giustificati a saccheggiare in quanto gli anglosassoni non hanno riconosciuto Guglielmo come re (nell'arazzo invece, con l'eccezione della scena 47, in cui vi è una donna con il bambino che fuggono da una casa in fiamme, i cavalieri sembrano esprimere solidarietà o quantomeno una pietà umana verso i contadini inglesi); il duca, vincitore ad Hastings, abbandona i corpi degli anglosassoni sul campo, come pasto per gli animali selvatici (sull'arazzo invece i morti sono accomunati sia nel testo che nella raffigurazione dei cadaveri mutilati e spogliati, di cui non è possibile riconoscere la nazionalità); dopo aver preso Dover, scaccia gli anglosassoni dalle loro case per insediarvi i propri uomini. Il Carmen si differenzia anche da Guglielmo di Poitiers: egli sostenne infatti che "nulli tamen Gallo datum est quod Anglo cuiquam iniuste fuerit ablatum" (Gesta Guillelmi, p.164,l. II, 35)

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