Carnevale | |
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Carnevale a Roma nel 1650/1 | |
Tipo | Nazionale e/o internazionale |
Periodo | Precede il Mercoledì delle ceneri |
Religione | Cristianesimo |
Ricorrenze correlate | Quaresima |
Tradizioni profane | Sfilate di maschere, veglioni e balli in maschera, sfilate di carri allegorici |
Tradizioni culinarie | dolci carnevaleschi |
Il Carnevale è una festa mobile e un periodo dell'anno cattolico/cristiano[1] che precede il tempo liturgico della Quaresima e prevede celebrazioni pubbliche a febbraio o all'inizio di marzo, includendo eventi come parate, giochi di strada e altri intrattenimenti, che combinano alcuni elementi di un circo.[2][3][4][5] Costumi e maschere consentono alle persone di mettere da parte la loro individualità quotidiana e sperimentare un accresciuto senso di unità sociale. I partecipanti spesso indulgono nel consumo eccessivo di alcol, carne e altri cibi che saranno messi da parte durante la prossima Quaresima. Questo festival è noto per essere un momento di grande indulgenza prima della Quaresima con il bere, l'eccesso di cibo e varie altre attività di indulgenza. Ad esempio, frittelle, zeppole, ciambelle e altri dolci vengono preparati e mangiati per l'ultima volta. Durante la Quaresima si mangiano meno prodotti animali e gli individui hanno la possibilità di fare un sacrificio quaresimale, rinunciando così a un certo oggetto o attività del desiderio.[6][7]
Altre caratteristiche comuni del Carnevale includono battaglie simulate con i coriandoli, espressioni di satira sociale, costumi grotteschi, e un generale capovolgimento delle regole e delle norme quotidiane. La tradizione italiana di indossare maschere risale al Carnevale di Venezia nel XV secolo e per secoli è stata un'ispirazione per la commedia dell'arte.