Catasto onciario

Il Catasto onciario, precursore degli odierni catasti, rappresenta l'attuazione pratica delle norme dettate da re Carlo di Borbone nella prima metà del XVIII secolo per un riordino fiscale del regno di Napoli, progettato e diretto da Bernardo Tanucci[1].

  1. ^ In realtà la struttura del catasto onciario ricalcava in larga parte quella degli apprezzi istituiti sin dagli inizi dell'età angioina quando Carlo I nel dare disposizioni a Guillaume Brunel, giustiziere di Abruzzo, stabiliva i principi circa De forma apprecii in toto Regno tenenda et observanda stabilendo che congregata in unum universitatem dicte terre si proceda alla elezione di due de maioribus et dictioribus, duo de mediocribus et duo de minoribus che, sotto giuramento, procedano alla stesura dell'apprezzo indicando secundum quod quilibet eorum possidet habito respectu et consideratione bonorum omnium et singulorum, consideratis quoque familia, famulis de quibus comodum et onus reportet ac industria omni et de aliis de cetero imponendis ad honorem, v. R. Trifone, La legislazione angioina, Napoli 1921, p. CXXXIX.; Serena Morelli, I Giustizieri nel Regno di Napoli al tempo di Carlo I d'Angiò: primi risultati di un'analisi prosopografica

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy