Cenerentola (film 1950)

Cenerentola
Cenerentola e la sua madrina, la fata Smemorina, in una scena del film.
Titolo originaleCinderella
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1950
Durata74 min
Rapporto1,37:1
Genereanimazione, fantastico, sentimentale, musicale
RegiaWilfred Jackson, Hamilton Luske, Clyde Geronimi
Soggettodalla fiaba di Charles Perrault
SceneggiaturaBill Peet, Ted Sears, Homer Brightman, Ken Anderson, Erdman Penner, Winston Hibler, Harry Reeves, Joe Rinaldi
ProduttoreWalt Disney
Casa di produzioneWalt Disney Productions
Distribuzione in italianoRKO Radio Pictures
MontaggioDonald Halliday
Effetti specialiGeorge Rowley, Joshua Meador, Jack Boyd, Ub Iwerks
MusichePaul J. Smith, Oliver Wallace
ScenografiaMcLaren Stewart, Tom Codrick, Lance Nolley, Don Griffith, Kendall O'Connor, Hugh Hennesy, Charles Philippi, Thor Putnam
Art directorMary Blair, Claude Coats, John Hench, Don DaGradi
AnimatoriEric Larson, Milt Kahl, Frank Thomas, John Lounsbery, Wolfgang Reitherman, Ward Kimball, Ollie Johnston, Marc Davis, Les Clark, Norman Ferguson, Don Lusk, Hugh Fraser, Fred Moore, Judge Whitaker, Marvin Woodward, George Nicholas, Phil Duncan, Hal King, Cliff Nordberg, Hal Ambro, Ken O'Brien
SfondiBrice Mack, Ralph Hulett, Dick Anthony, Art Riley, Ray Huffine, Merle Cox, Thelma Witmer
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Ridoppiaggio (1967)

Cenerentola (Cinderella) è un film d'animazione del 1950 diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi.

Distribuito negli Stati Uniti da RKO Radio Pictures, la pellicola è il 12º Classico Disney ed è basata sulla fiaba Cenerentola di Charles Perrault. Le sue canzoni, tra cui I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, scritte da Mack David, Jerry Livingston e Al Hoffman, divennero ben presto molto note.

Questo film fu molto importante per lo studio Disney poiché segnò il ritorno a una grande produzione ispirata a un'unica storia dopo otto anni di film-collage di cortometraggi. Fece entrare la Disney in un nuovo periodo d'oro, pieno di novità, come l'uso della televisione per realizzare degli spettacoli per famiglie o la costruzione di parchi di divertimento. Uno di questi, Walt Disney World, costruito in Florida aperto nel 1971, adottò come suo simbolo e principale attrazione una versione a grandezza naturale del castello disegnato per questo film.

Fu con questo lungometraggio che s'impose definitivamente il concetto di Classico Disney. Esso è, come il precedente Biancaneve i sette nani, ispirato a una fiaba europea, e fu il primo grande successo dell'azienda dopo quasi dieci anni di risultati mediocri al botteghino. Era infatti dal 1937 (ossia dalla prima distribuzione di Biancaneve e i sette nani) che lo studio non riscuoteva un così grande successo di critica e pubblico. Tuttavia molti critici, soprattutto europei, giudicano questo film di qualità leggermente inferiore ai primi cinque del periodo d'oro. Ciò è forse dovuto alle difficoltà degli anni precedenti, che influenzarono non poco la produzione, e anche a un certo allontanamento di Walt Disney dalla realizzazione di questo tipo di film a disegni animati, più concentrato invece su altri progetti, volti a espandere ulteriormente l'azienda.

La pellicola fu comunque un successo finanziario come film con il maggiore incasso nell'anno 1950 e permise allo studio di ristabilirsi economicamente. Fu ridistribuito al cinema ben cinque volte in America del Nord e sette in Italia (l'ultima è del 2012), ed ha avuto due seguiti: Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà del 2002 e Cenerentola - Il gioco del destino del 2007, entrambi per il mercato direct-to-video. Nel 2015 ne è stato realizzato un remake in live action omonimo con Cate Blanchett nel ruolo di Lady Tremaine, la malvagia matrigna di Cenerentola e Lily James come quest'ultima.

Nel 2018 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.


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