La censura delle immagini era molto diffusa in Unione Sovietica e veniva sfruttata in contesti politici, in particolare durante le grandi purghe attuate da Iosif Stalin, dove il governo sovietico tentava di cancellare molte figure purgate dalla storia sovietica, e prese misure come l'alterazione delle immagini e la distruzione di pellicole. L'URSS limitò l'accesso alla pornografia, specificatamente proibita dalla legge.