Cesare Majoli

Cesare Majoli

Cesare Majoli, al secolo Francesco Antonio Majoli (o Maioli) (Forlì, 1º marzo 1746Forlì, 11 gennaio 1823), è stato un presbitero e naturalista italiano.

Appartenente alla Congregazione dei Gerolimini, fu uno dei più illustri botanici dei suoi tempi, tanto che si poté parlare, per lui, di "prestigio raggiunto a livello mondiale"[1]: la sua opera omnia comprende 75 volumi di scritti, per un totale di circa 20.000 pagine, in larga parte inedite, e seimila tavole naturalistiche. Luigi Rava (1860 - 1938), che fu padre delle prime leggi di tutela dell'ambiente in Italia, lo definì "valente ingegno [...] uno dei più illustri botanici del XVIII secolo" e giudicava la sua opera, in particolare la Plantarum collectio iuxta Linnaeum sistema, un "prodigio vero di quell'età", dato che un'opera simile "appena si credeva possibile venti anni or sono e col soccorso di tutti i botanici d'Europa"[2].

Allo scopo di meglio divulgare la cultura, il Majoli si assume anche il compito di promotore ed ordinatore della Biblioteca civica di Forlì.

  1. ^ Così fa Renzo de Simone, sul sito del Ministero dei Beni Culturali, richiamando "il prestigio raggiunto a livello mondiale dal botanico Cesare Majoli", su beniculturali.it. URL consultato il 6 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2014).
  2. ^ Cf. Luigi Rava, Il Maestro di un dittatore: Domenico Antonio Farini (1777-1834), in Nuova Antologia, Serie 4 v. 79 1899, p. 47. Il testo del Rava venne immediatamente pubblicato anche in forma autonoma: sia dalla Direzione della Nuova Antologia, Roma 1899; sia dalla Dante Alighieri, Roma 1899.

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