Charles Platon

Charles Jean Guillaume Platon

Ministro delle Colonie del governo di Vichy
Durata mandato6 settembre 1940 –
8 aprile 1942
PredecessoreHenry Lémery
SuccessoreJules Brévié
Charles Platon
NascitaPujols, 12 ottobre 1880
MorteValojoulx, 28 agosto 1944
Cause della morteFucilazione
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Forza armataMarine nationale
SpecialitàSommergibilisti
Anni di servizio1907-1944
GradoViceammiraglio
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
BattaglieOperazione Dynamo
Decorazionivedi qui
Studi militariÉcole Navale di Brest
dati tratti da Charles Jean Guillaume Platon (1886 - 1944)[1]
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Charles Jean Guillaume Platon (Pujols, 17 settembre 1886Valojoulx, 28 agosto 1944) è stato un ammiraglio e politico francese, già distintosi come ufficiale sommergibilista nel corso della prima guerra mondiale. Tra le due guerre mondiali fu comandante di cacciatorpediniere, primo sottocapo di stato maggiore dell'ammiraglio Georges Robert, professore presso il Centre des Hautes Études Navales e comandante della 10ère Division légère della 2ème Escadre. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale fu nominato comandante del settore marittimo del Nord (Dunkerque, Calais e Boulogne-sur-Mer) e nel maggio 1940 diresse l'evacuazione delle truppe franco-britanniche (Operazione Dynamo).

Dopo la firma del armistizio di Compiègne aderì al regime di Vichy entrando in politica. Tra il 6 settembre 1940 e l'8 aprile 1942 fu Ministro delle Colonie nel governi Laval V, Flandin e Darlan, e tra il 18 aprile 1942 e il 26 marzo 1943 Segretario di stato con responsabilità del coordinamento della forze armate, e capo della polizia antimassonica. Dopo l'attacco alla flotta francese compiuto dalla Royal Navy a Mers-el-Kébir manifestò apertamente forti sentimenti anti-gollisti e anti-britannici e fanatismo contro i funzionari statali di religione ebraica, che rasentarono la paranoia, sostenendo apertamente una politica di collaborazione con la Germania nazista. Il 22 luglio 1944 fu catturato nella sua casa di Pujols dai maquisards dei FTP della Dordogna, appartenenti al 6º Battaglione delle Forces françaises de l'intérieur e successivamente sottoposto a corte marziale con l'accusa di connivenza con il nemico. Al termine del dibattimento fu condannato a morte. Insignito dell'Ordine della francisca.


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