Cishtiyya

La Cishtiyya in arabo ﺷﺸﺘﻴـة?, Shishtiyya} (in persiano چشتیه‎, Chishtiyya} è una ṭarīqa sufi islamica che deriva il suo nome dalla cittadina di Cisht, vicino a Herat (Afghanistan), dove vide la luce verso il 930. L'ordine Cishti è noto per l'enfasi data all'amore, alla tolleranza e all'apertura mentale.[1]

La Cishtiyya è principalmente diffusa in Afghanistan e nell'Asia meridionale ed è il primo ordine sufi - dopo la Qadiriyya, la Suhrawardiyya e la Naqshbandiyya) a diffondersi in questa regione. Mo'inoddin Cishti introdusse la Cishtiyya a Lahore (Punjab, India) e ad Ajmer (Rajasthan, India), verso la metà del XII secolo. Egli era l'ottavo in linea di successione rispetto al fondatore dell'Ordine, Abū Isḥāq Shāmī.

Esistono varie branche dell'Ordine, le più importanti delle quali sono nell'Asia meridionale.[2]

Nel XX secolo, l'Ordine si è diffuso fuori dall'Afghanistan e dall'Asia meridionale. I Maestri cishti hanno istituito centri nel Regno Unito, negli Stati Uniti d'America, in Australia e nell'Africa orientale e meridionale.

  1. ^ Ernst, Carl W. and Lawrence, Bruce B. (2002) Sufi Martyrs of Love: The Chishti Order in South Asia and Beyond Palgrave Macmillan, New Yorks 1234567 4039-6026-7
  2. ^ Rozehnal, Robert. Islamic Sufism Unbound: Politics and Piety in Twenty-First Century Pakistan. Palgrave MacMillan, 2007.

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