Il termine classificazione viene utilizzato per varie attività che si possono ricondurre alla gestione delle conoscenze[1]. Si tratta dell'operazione con cui un insieme indistinto di oggetti o entità vengono riorganizzati secondo una gerarchia ordinata, dando la possibilità di potersi orientare tra questi e di conoscerne legami e dipendenze reciproche[2].
Molte classificazioni si incontrano nelle opere di riferimento come i trattati, i cataloghi, le collezioni, gli atlanti (anche non necessariamente geografici) e le opere enciclopediche come la stessa Wikipedia. In questi "raccoglitori di conoscenze" si possono individuare molti esempi significativi di classificazioni e queste constatazioni mostrano che le classificazioni svolgono ruoli di grande importanza nella organizzazione e nella gestione delle conoscenze[2].
La classificazione riguarda molte attività diverse e viene studiata sotto molteplici punti di vista, tra cui la filosofia, la legge, l'antropologia, la biologia (classificazione scientifica), la tassonomia, la chimica, la cognizione, la comunicazione, l'organizzazione del sapere, la psicologia, la statistica, l'apprendimento automatico, la biblioteconomia e la matematica[1].