Clavicembalo

Clavicembalo
Un clavicembalo di stile francese, copia moderna di uno strumento costruito nel 1707 da Nicolas Dumont
Informazioni generali
OrigineBandiera dell'Europa Europa
InvenzioneXV secolo
Classificazione314.122-6-8
Cordofoni a tastiera, a corde pizzicate
Uso
Musica rinascimentale
Musica barocca
Musica galante e classica
Musica contemporanea
Genealogia
 AntecedentiDiscendenti 
Salterio
Ascolto
François Couperin, quinto preludio da L'art de toucher le clavecin (info file)

Con il termine clavicembalo (detto anche gravicembalo o cembalo) si indica una famiglia di strumenti a corde dotati di tastiera, tra questi anche i più piccoli virginale e spinetta. Chi suona il clavicembalo è chiamato clavicembalista, mentre i costruttori di clavicembali e strumenti simili sono detti cembalari.[1]

Questi strumenti generano il suono pizzicando una o più corde, anziché colpirle come avviene nel pianoforte o nel clavicordo. La famiglia del clavicembalo ha probabilmente avuto origine quando una tastiera è stata adattata a un salterio, fornendo così un mezzo per pizzicare le corde. Il termine stesso, che compare per la prima volta in un documento del 1397,[2] deriva dal latino clavis, chiave (intesa come il meccanismo che utilizza il movimento del tasto per azionare il leveraggio retrostante), e cymbalum, termine che designava nel Medioevo gli strumenti musicali con corde parallele tese su una cassa poligonale e senza manico, come il salterio o la cetra. La più antica descrizione nota del clavicembalo risale al 1440 circa.[3]

Verso la fine del XVIII secolo, con lo sviluppo del fortepiano e il successivo crescente utilizzo del pianoforte, il clavicembalo scomparve progressivamente dalla scena musicale (eccetto nell'opera, dove continuò ad essere utilizzato per accompagnare i recitativi). Nel XX secolo c'è stata una riscoperta dello strumento, dove viene utilizzato in esecuzioni storicamente informate di musica antica, in nuove composizioni e, in rari casi, in alcuni stili di musica popolare (p.e. il pop barocco).

  1. ^ Clavicembalo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Dal documento redatto da un anonimo giurista padovano risulta che un tale Hermann Poll affermava di aver inventato uno strumento chiamato clavicembalum (The New Grove Dictionary of Music and Musicians, voce "Harpsichord").
  3. ^ V. Les traités d'Henry-Arnaut de Zwolle et de divers anonymes, cit. in Bibliografia.

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