Club dei Giacobini | |
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Club des Jacobins | |
Leader | Maximilien de Robespierre Louis Antoine de Saint-Just Georges Couthon Collot d'Herbois Bertrand Barère Jacques Nicolas Billaud-Varenne Jean-Paul Marat Emmanuel Joseph Sieyès Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord Jacques Pierre Brissot Gilbert du Motier de La Fayette |
Stato | Francia |
Fondazione | 1789 |
Dissoluzione | 12 novembre 1794 |
Confluito in | Termidoriani (maggioranza) Montagnardi dell'anno III (minoranza) |
Ideologia | Giacobinismo Democrazia totalitaria (durante il Terrore) Repubblicanesimo Costituzionalismo monarchico (minoranza, fino al 1791) |
Collocazione | Sinistra/Estrema sinistra |
Coalizione | Patrioti Repubblicani (1791-1792) Montagnardi (1792-1794) |
Seggi massimi Assemblea nazionale legislativa | 30 / 745
(1791) |
Seggi massimi Convenzione nazionale | 120 / 749
(1792) |
Il club dei giacobini (club des jacobins) fu un'associazione politica fondata a Parigi nel novembre 1789 con sede nel convento domenicano di San Giacomo (Saint-Jacobus) in rue Saint-Honoré.
Inizialmente, nato dal Club bretone, aveva assunto il nome di Società della Rivoluzione (Société de la Révolution), mutato l'8 febbraio 1790 in Società degli amici della Costituzione (Société des amis de la Constitution), ma fu ben presto conosciuto popolarmente come club dei giacobini. Con la caduta della monarchia e l'instaurazione della Repubblica, il 21 settembre 1792 il club prese il nome di Società dei giacobini, amici della libertà e dell'eguaglianza (Société des jacobins, amis de la liberté et de l'égalité). Sopravvissuto a stento alla caduta di Robespierre, il 12 novembre 1794 il club fu soppresso dalle autorità.