Codex Manesse manoscritto | |
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Il margravio Enrico di Meißen Codex Manesse, folio 14 verso | |
Altre denominazioni | Große Heidelberger Liederhandschrift |
Opera | canzoniere medievale |
Autore | 140 Minnesänger (poeti) |
Epoca | 1300 - 1340 |
Lingua | Mittelhochdeutsch |
Provenienza | Zurigo |
Supporto | pergamena |
Dimensioni | 35,5 × 25 cm |
Fogli | 426 |
Ubicazione | Biblioteca dell'Università di Heidelberg |
Il Codex Manesse o codice manessiano, anche conosciuto come Große Heidelberger Liederhandschrift, è il più ricco e famoso canzoniere medievale in lingua tedesca. Questo codice di grande formato (35,5×25 cm) consiste in 426 fogli di pergamena e contiene su ambedue i lati testi e preziose miniature. Viene conservato nella Biblioteca Universitaria di Heidelberg.
La raccolta contiene opere poetiche in lingua alto-tedesca media (Mittelhochdeutsch). Il suo nucleo è stato composto intorno al 1300 a Zurigo, probabilmente in correlazione con il collezionismo della famiglia patrizia zurighese dei Manesse. Fino circa al 1340 vi sono state inserite varie aggiunte (vedi bibliografia). Il codice raccoglie testi fino allora tramandati solo oralmente, trascritti su fogli singoli o conosciuti attraverso repertori limitati. Con il florilegio di 140 poeti e le circa 6000 strofe, il codice risulta una summa rappresentativa di canzoni profane medievali e costituisce una delle fonti principali della poesia d'amor cortese tedesca, il cosiddetto Minnesang.[1]
Il manoscritto è divenuto famoso soprattutto grazie alle sue 137 miniature policrome a pagina intera che precedono le liriche dei rispettivi Minnesänger. Esse raffigurano i poeti in scene idealizzate di corte, di festività e di tornei, e costituiscono il documento più importante della miniatura gotica alto-renana. Queste miniature hanno influenzato in modo durevole l'immagine moderna del Medioevo cavalleresco.