Colesterolo | |
---|---|
Nome IUPAC | |
10R,13R-dimetil-17R-(6-metileptan-2R-il)-2,3,4,7,8,9,11,12,14,15,16,17-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-3S-olo | |
Nomi alternativi | |
(3β)-colest-5-en-3-olo (3β)-idrossicolest-5-ene (3β)-idrossi-5-colestene | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C27H46O |
Massa molecolare (u) | 386,65 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-353-2 |
PubChem | 5997 |
DrugBank | DBDB04540 |
SMILES | CC(C)CCCC(C)C1CCC2C1(CCC3C2CC=C4C3(CCC(C4)O)C)C |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,052 |
Solubilità in acqua | insolubile[1] |
Temperatura di fusione | 147 °C (420,15 K) |
Temperatura di ebollizione | ~ 360 °C (~ 633,15 K) con decomposizione |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 250 °C (523,15 K) |
Frasi S | 22-24/25 |
Il colesterolo è una molecola organica appartenente alla classe dei lipidi[2] e, più nel dettaglio, degli steroli. Riveste un ruolo particolarmente importante nella fisiologia degli animali. La molecola del colesterolo ha una struttura a quattro anelli rigidi ed è un costituente insostituibile delle membrane cellulari animali, oltre a essere un precursore degli ormoni steroidei, della vitamina D e degli acidi biliari. In patologia concorre alla formazione dei calcoli biliari e degli ateromi.
La concentrazione di tale sostanza nel sangue è detta colesterolemia; poiché nel sangue il colesterolo è contenuto nelle lipoproteine plasmatiche, si usa, in termini più precisi, far riferimento al colesterolo plasmatico totale, al colesterolo LDL, al colesterolo HDL o al colesterolo non-HDL (che include il colesterolo trasportato da tutte le lipoproteine plasmatiche con l'eccezione delle HDL). I valori della colesterolemia possono essere normali, bassi (ipocolesterolemia) o elevati (ipercolesterolemia), condizioni queste ultime potenzialmente pericolose per la salute umana.[3]
Livelli elevati di lipoproteine plasmatiche ricche di colesterolo (in particolare LDL) sono considerati tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare e possono provocare malattie molto gravi come l'aterosclerosi, in quanto esse si accumulano nelle arterie e avviano una reazione infiammatoria che conduce alla formazione di ateromi, il cui nucleo è ricco di colesterolo. Le placche aterosclerotiche possono provocare l'occlusione dei vasi ed eventualmente la morte nel caso in cui siano interessati distretti vitali (arterie coronarie e cerebrali).
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :3