Collettivizzazione in Unione Sovietica

"Disciplina lavorativa rafforzata nelle fattorie collettive" – Un manifesto di propaganda sovietica pubblicato in Azerbaigian, 1933

La collettivizzazione in Unione Sovietica (in russo Коллективизация?, Kollektivizacija) del settore agricolo fu imposta dal governo sovietico tra il 1928 e il 1940 (a ovest, tra il 1948 e il 1952) durante il regime di Iosif Stalin. Avviata nel contesto del primo piano quinquennale, tale politica aveva lo scopo di consolidare gli appezzamenti di terra individuali e il lavoro nelle fattorie collettive, divise principalmente in kolchozy e sovchozy. La leadership sovietica sperava che la sostituzione delle fattorie di singoli contadini con quelle collettive avrebbe potuto aumentare la fornitura di cibo per la popolazione urbana e la disponibilità di materie prime per le industrie e prodotti agricoli destinati all'esportazione. I pianificatori videro nella collettivizzazione la soluzione alla crisi della distribuzione agricola (soprattutto nelle consegne di grano) che si è sviluppata dal 1927.[1] Questo problema divenne più acuto quando l'URSS intensificò il suo ambizioso programma di industrializzazione, comportando una maggior richiesta di produzione alimentare per tenersi al passo della domanda urbana.[2]

Nei primi anni trenta, oltre il 91% del territorio agricolo era stato collettivizzato in seguito all'inclusione nelle fattorie collettive di famiglie contadine con i loro terreni, bestiame, e altre risorse. La collettivizzazione portò a molte carestie, alcune provocate dall'arretratezza tecnologica di allora dell'URSS, ma i critici hanno accusato il governo di azioni deliberate.[3] Il numero di morti stimato dagli esperti è compreso tra i 7 e i 14 milioni.[4]

  1. ^ Martin McCauley, Stalin and Stalinism, Longman Group, 1996, p. 25.
  2. ^ The Soviet Collective Farm, 1929 – 1930, p. 1.
  3. ^ Vallin Jacques, A New Estimate of Ukrainian Population Losses during the Crises of the 1930s and 1940s, in Population Studies, vol. 56, novembre 2002, pp. 249-64.
  4. ^ John-Paul Himka, Encumbered Memory: The Ukrainian Famine of 1932–33, in Kritika: Explorations in Russian and Eurasian History, vol. 14, 2013, pp. 411-436.

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