La collezione Ludovisi è stata una collezione d'arte nata a Roma nel terzo decennio del Seicento, durata meno di un secolo e appartenuta alla famiglia, di origini bolognesi, dei Ludovisi, la quale estintasi nella linea diretta maschile intorno al 1699, i successi e le proprietà furono prelevati dalla famiglia Boncompagni.[1]
Si tratta di una delle più importanti raccolte artistiche dell'epoca barocca, tra le più notevoli in assoluto sotto il profilo della statuaria classica assieme a quella Borghese e Giustiniani, o anche a quelle cinquecentesche dei Farnese e dei Medici. La nascita della collezione e la sua massima espansione fu dovuta all'attenzione e sensibilità verso l'arte di Ludovico Ludovisi, cardinal nipote di papa Gregorio XV nonché una delle figure più rilevanti sul panorama del mecenatismo romano del Seicento.[1]
La raccolta pittorica si disperse tra le collezioni di Francia e Spagna intorno alla seconda metà del Seicento, mentre persistette quella di antichità fino al Novecento, dove nel 1901 il corpo più rilevante della statuaria classica fu acquistato dallo Stato italiano per musealizzarlo dapprima nelle Terme di Diocleziano e poi nel palazzo Altemps di Roma, dove sono tuttora.[2]