Colori nazionali dell'Italia

I tre colori nazionali italiani scolpiti sul pavimento del Palazzo delle Poste di Firenze. Dopo la loro comparsa a Genova in 21 agosto 1789, il rosso, il bianco e il verde sono gradualmente entrati nell'immaginario collettivo degli italiani fino a essere rappresentati nei più svariati ambiti

I colori nazionali dell'Italia sono il verde, il bianco e il rosso[1], collettivamente chiamati "il Tricolore"[N 1]. I tre colori nazionali italiani comparvero per la prima volta a Genova il 21 agosto 1789 sulla coccarda italiana tricolore circa un mese dopo lo scoppio della Rivoluzione francese, l'11 ottobre 1796 furono utilizzati per la prima volta a Milano su uno stendardo militare, mentre il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia apparirono per la prima volta su una bandiera[2].

Nello sport italiano è invece diffusamente utilizzato il Blu Savoia, tonalità cromatica che è stata adottata per la prima volta nel 1910 sulle divise della Nazionale di calcio dell'Italia e che deve il suo nome al fatto di essere il colore di Casa Savoia, dinastia regnante in Italia dal 1861 al 1946. Divenuto colore nazionale con l'unità d'Italia (1861), il suo uso è continuato anche dopo la nascita della Repubblica Italiana (1946) con il nome di "azzurro italiano"

Nell'automobilismo il colore usato per contraddistinguere le vetture italiane è il rosso corsa, mentre in altre discipline come il ciclismo e gli sport invernali la tonalità utilizzata sulle divise degli atleti italiani è spesso il bianco.

  1. ^ Nicola Ferorelli, La vera origine del tricolore italiano, in Rassegna storica del Risorgimento, vol. XII, fasc. III, 1925, pp. 654-680, SBN IT\ICCU\PUV\0630850. URL consultato il 23 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2013).
  2. ^ Ferorelli, p. 662.


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