Comprensione

La comprensione (dal latino comprehensio -onis) è il processo cognitivo correlato a qualcosa di astratto o tangibile, come una persona, una situazione o un messaggio, imparando a pensare e a usare un concetto per trattare l'oggetto in modo appropriato. In parole povere, è la capacità di pensare e di affrontare adeguatamente un'idea. La comprensione consente alla persona di entrare in contatto con il mondo come realtà, cogliendone la struttura e il significato. Implica capacità e disposizioni in relazione all'oggetto della conoscenza sufficienti a sostenere un comportamento intelligente.

La comprensione è spesso, anche se non sempre, correlata ai concetti di apprendimento e talvolta anche alla teoria o alle teorie associate a tali concetti. Tuttavia, una persona può avere una buona capacità di prevedere il comportamento di un oggetto, animale o sistema - e quindi può, in un certo senso, comprenderlo - senza necessariamente avere familiarità con i concetti o le teorie associate a quell'oggetto, animale o sistema nella loro cultura. Potrebbero aver sviluppato i propri concetti e teorie distinti, che possono essere equivalenti, migliori o peggiori dei concetti e delle teorie standard riconosciuti della loro cultura. Pertanto, la comprensione è correlata alla capacità di fare inferenze, ovvero l'atto e la capacità di capire, cioè di "afferrare" (cum-prehendo, cioè "afferro insieme cose che stanno dinanzi a me") con la ragione un contenuto conoscitivo.[1]

«Tutto ciò che ci sforziamo di fare secondo ragione non è altro che comprendere; né la mente, in quanto si serve della ragione, giudica per sé utile altro se non ciò che conduce a comprendere.»

  1. ^ Comprensione, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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