Comunione e Liberazione

Comunione e Liberazione (CL) è un movimento cattolico fondato dal sacerdote Luigi Giussani nel 1954 nell'ambiente studentesco milanese, inizialmente come branca dell'Azione Cattolica. Si caratterizza per porre il messaggio della fede cristiana come fondamento di ogni aspetto della vita e per il concetto di accompagnamento della fede con le opere, che ha portato alla fondazione della Compagnia delle Opere.^[1][2]

Inizialmente noto come Gioventù Studentesca, dopo alterne vicende e un periodo di crisi nel 1968, venne riorganizzato negli anni settanta quando assunse la denominazione definitiva, riuscendo poi a estendersi in tutta Italia.^[1] Nel 2011 si stimavano circa 300 000 membri.^[3] Il movimento è presente in circa ottanta paesi in tutto il mondo.^[4]

Partendo dai suoi ideali fondativi, il movimento è impegnato in cause sociali, assistenziali, nell'imprenditoria attraverso la Compagnia delle Opere, nella gestione di scuole private e in alcuni progetti caritatevoli come il Banco Alimentare.^[5] Negli anni ha subito accuse di conflitti di interesse e lobbismo e alcuni importanti membri e cooperative collegate sono stati condannati per reati di corruzione e frode.^[6][7][8][9]

Don Giussani affermava di non aver mai realmente inteso fondare un movimento. In relazione a una lettera^[10] di papa Giovanni Paolo II, aveva affermato^[11] a proposito di Comunione e Liberazione: «Non solo non ho mai inteso "fondare" niente, ma ritengo che il gene del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l'urgenza di proclamare la necessità di tornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta».

La presenza di CL nel mondo della scuola ha ancora il nome di Gioventù Studentesca. La sigla CLU (Comunione e Liberazione - Universitari) definisce invece informalmente l'intera presenza di CL nelle università indipendentemente dalle varie forme di associazionismo. Del movimento fanno parte anche esperienze di vita consacrata quali ad esempio i Memores Domini, la Fraternità San Giuseppe e la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, le Suore di carità dell'Assunzione, oltre a numerose vocazioni nell'ambito di famiglie religiose già esistenti (carmelitani, benedettini, francescani, trappisti, etc).

Dopo la morte di don Giussani, avvenuta il 22 febbraio 2005, la guida del movimento è passata al sacerdote spagnolo don Julián Carrón. Nel 2014 la Diaconia Centrale di Comunione e Liberazione ha rinnovato a Julián Carrón il mandato di Presidente della Fraternità per un sessennio.^[12] Dopo le dimissioni di Carrón, dal novembre 2021 il prof. Davide Prosperi, già vicepresidente, ha assunto il ruolo di presidente ad interim.^[13] In una lettera del giugno 2022 il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, conferma, con una missiva, Prosperi alla guida del Movimento, segnatamente della Fraternità, per un quinquennio.^[14]