Le concordanze (raramente al singolare concordanza[1]) sono un elenco delle principali parole utilizzate di un’opera, o di più opere, di un autore, elencando ogni occorrenza di ciascuna parola con il suo contesto immediato. Le concordanze sono più di una semplice indicizzazione, in quanto aggiungono a ogni parola anche: commenti, definizioni e riferimenti ad argomenti comuni.
Varie concordanze sono state compilate per opere di particolare importanza, come i Veda,[2] la Bibbia, il Corano o le opere di Dante, Shakespeare o autori classici latini e greci.[3] La loro stesura era un processo molto laborioso e complesso, arrivando a richiedere anche diversi anni per il completamento.
Nell’era pre-informatica, la tecnologia dei motori di ricerca non era disponibile e una concordanza offriva ai lettori di opere lunghe come la Bibbia qualcosa di paragonabile ai risultati di ricerca per ogni parola che probabilmente avrebbero cercato, insieme al loro contesto.
Oggi, la possibilità di combinare il risultato di query riguardanti più termini (come la ricerca di parole vicine ad altre parole) ha ridotto l'interesse per la pubblicazione delle concordanze. Inoltre gli sviluppi nel campo dell'Elaborazione del linguaggio naturale, come l'indicizzazione semantica latente, permettono di identificare automaticamente le informazioni linguistiche in base al contesto delle parole.
Un altro tipo di concordanze sono le concordanze per argomento, un elenco di argomenti trattati da un libro, con il contesto immediato della trattazione di tali argomenti. A differenza della concordanza tradizionale, la parola indicizzata non deve necessariamente comparire nel versetto.