Connubio Rattazzi-Cavour

Cavour, Ministro delle Finanze del Piemonte all'epoca del “connubio”.[1]
Urbano Rattazzi, nel 1852 capo del Centrosinistra.
Michelangelo Castelli, mediatore per Cavour.
Domenico Buffa, mediatore per Rattazzi.

Connubio Rattazzi-Cavour è un'espressione che indica - nella storia d"Italia - l'accordo politico del febbraio 1852 tra due schieramenti del Parlamento Subalpino, quello della Destra liberale capeggiato da Cavour, e quello della Sinistra moderata, guidato da Urbano Rattazzi.

L'accordo fu ostacolato sia dal Presidente del Consiglio di Centrodestra allora in carica, D’Azeglio, sia dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele II. Cavour si dovette dimettere da ministro ma il suo primo governo, che si formerà nel novembre successivo, si baserà sulle forze del "Connubio" per attuare una politica liberale.


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