Contestazione giovanile

Scritte sui muri di una università occupata

La contestazione giovanile, inizialmente nota come contestazione studentesca, identifica un movimento di protesta sorto nelle università statunitensi nei primi anni Sessanta, e poi diffusosi nel movimento studentesco europeo assumendo forti connotati politici, specialmente in seguito alle proteste del Sessantotto; questo periodo è generalmente ricordato come la "contestazione".[1]

Il termine denota specificatamente l'azione del criticare determinate idee, istituzioni e norme, di farlo in modo aperto e visibile esternamente, e di passare ad azioni dirette conseguenti: rifiuto collettivo di obblighi, messa in atto di comportamenti proibiti per rifiuto di certe regole, occupazione illegale di spazi e altro. Sul piano prettamente sociale e politico, la contestazione oltre agli Stati Uniti d'America ha investito molte nazioni europee quali l'Italia, la Francia, la Germania Ovest ed i Paesi Bassi.

  1. ^ Contestazione, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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