Parrocchetto della Carolina | |
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Esemplare impagliato al Naturalis | |
Stato di conservazione | |
Estinto (1918)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittacidae |
Sottofamiglia | Arinae |
Genere | Conuropsis Salvadori, 1891 |
Specie | C. carolinensis |
Nomenclatura binomiale | |
Conuropsis carolinensis (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Psittacus carolinensis |
Il parrocchetto della Carolina (Conuropsis carolinensis (Linnaeus, 1758)), noto anche come conuro della Carolina, era un piccolo pappagallo neotropicale di colore verde, con la testa giallo brillante, la faccia arancio-rossastra e il becco chiaro, oggi estinto, che viveva negli Stati Uniti orientali, nel Midwest e nelle Grandi Pianure. Era l'unica specie di pappagallo presente nel suo areale, nonché una delle sole tre specie di pappagalli originarie degli Stati Uniti (le altre sono il pappagallo beccoforte, attualmente scomparso dal paese,[2] e il conuro verde, ancora presente in Texas;[3] la presenza di una quarta specie, l'amazzone guanceverdi, è tuttora oggetto di discussione).[4][5][6] Il parrocchetto della Carolina occupava un areale che si estendeva dalle zone meridionali dello stato di New York e del Wisconsin fino al Kentucky, al Tennessee e al golfo del Messico, e dal litorale atlantico fino al Colorado orientale verso ovest; viveva nelle foreste vergini lungo i fiumi e nelle paludi.[7] Veniva chiamato puzzi la née («testa gialla») o pot pot chee dai Seminole e kelinky dai Chickasaw.[8] Nonostante originariamente fosse molto diffuso, divenne molto raro a partire dalla metà del XIX secolo. L'ultimo esemplare in natura, appartenente alla sottospecie ludovicianus, venne avvistato nel 1910, mentre l'ultimo esemplare in cattività morì allo zoo di Cincinnati nel 1918[9][10] e la specie venne dichiarata estinta nel 1939.
Il primo a fare riferimento a questa specie fu Sir George Peckham nel 1583, che in A True Report of the Late Discoveries of the Newfound Lands, parlando delle spedizioni in America del Nord guidate dall'esploratore inglese Sir Humphrey Gilbert, annotò che in Florida gli esploratori «testimoniano di aver trovato [...] pappagalli». Il parrocchetto venne descritto scientificamente per la prima volta nei due volumi Natural History of Carolina, Florida and the Bahama Islands del naturalista inglese Mark Catesby, pubblicati a Londra nel 1731 e nel 1743.
Probabilmente la carne dei parrocchetti della Carolina era velenosa: il naturalista e pittore americano John J. Audubon annotò che alcuni gatti erano morti dopo averli mangiati e sappiamo che questi uccelli si nutrivano dei semi tossici delle nappole.[11][12]