Coppa del Mondo di rugby femminile 2010 2010 Women’s Rugby World Cup | |
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Competizione | Coppa del Mondo femminile |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 6ª |
Organizzatore | World Rugby e Rugby Football Union |
Date | dal 20 agosto 2010 al 5 settembre 2010 |
Luogo | Inghilterra |
Partecipanti | 12 (16 alle qualificazioni) |
Formula | fase a gironi + play-off |
Sede finale | Twickenham Stoop Stadium (Londra) |
Risultati | |
Vincitore | Nuova Zelanda (4º titolo) |
Finalista | Inghilterra |
Terzo | Australia |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Kelly Brazier (48) |
Record mete | Carla Hohepa Heather Moyse (7) |
Incontri disputati | 30 |
Una fase di Australia — Sudafrica nella fase a gironi a Guildford | |
Cronologia della competizione | |
La Coppa del Mondo di rugby femminile 2010 (in inglese 2010 Women’s Rugby World Cup) fu la 6ª edizione della Coppa del mondo di rugby a 15 femminile per squadre nazionali.
Organizzata dall’International Rugby Board, si tenne in Inghilterra tra 12 partecipanti dal 20 agosto al 5 settembre 2010 e si svolse principalmente a Guildford (Surrey) lasciando a Londra solo gli incontri di semifinale per il titolo e le finali per il terzo e il primo posto. La finale ebbe luogo al Twickenham Stoop Stadium, impianto normalmente utilizzato dalla compagine londinese degli Harlequins. Benché già in due occasioni precedenti organizzata su suolo britannico all’epoca del mancato patrocinio della confederazione internazionale, fu tuttavia la prima edizione della Coppa a essere ospitata dall’Inghilterra. Si trattò anche dell’edizione in cui fu istituita la prassi di adottare gare di qualificazione e criteri meritocratici ai fini dell’ammissione al torneo, essendo state quelle precedenti, in sostanza, edizioni a inviti anche se in buona parte basate sui risultati delle coppe precedenti e degli incontri e dei tornei tra due edizioni della Coppa.
A vincere fu la Nuova Zelanda, al suo quarto titolo assoluto e consecutivo, che in finale batté l’Inghilterra 13-10[1] al Twickenham Stoop Stadium davanti a più di 13000 spettatori[2]: si trattò della terza, e ultima, finale a seguire tra le due compagini lungo tutto il primo decennio del XXI secolo. Le Black Ferns fecero anche l’en plein perché oltre al titolo si aggiudicarono con proprie giocatrici sia il record di punti segnati con Kelly Brazier che di mete marcate con Carla Hohepa, benché quest’ultimo in coabitazione con la canadese Heather Moyse.