Corpo Alabardieri del Duomo di Monza

Corpo Alabardieri del Duomo di Monza
Descrizione generale
Attiva29 luglio 1763 – oggi
Nazionebandiera Sacro Romano Impero
Ducato di Milano
Impero d'Austria
Repubblica Transpadana
Repubblica Cisalpina
Regno napoleonico d'Italia
bandiera Regno Lombardo-Veneto
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
ServizioGuardia d'onore
TipoFanteria leggera
RuoloCustodia della Corona ferrea
Assistenza durante le celebrazioni liturgiche importanti
Dimensione20 elementi
EquipaggiamentoAlabarda
PatronoVittore il Moro
MottoPro Ecclesia in armis fidei
A difesa della Chiesa con le armi della fede
ColoriBlu e oro
Battaglie/guerreCampagna d'Italia (1796-1797)
Guerre d'indipendenza italiane
Campagna d'Italia (1943-1945)
Sito internethttp://www.alabardierimonza.it
Parte di
Consiglio direttivo del Duomo di Monza
Comandanti
Comandante del CorpoSerg. Lorenzo Perego
Voci su unità militari presenti su Wikipedia
(LA)

«Pro Ecclesia in armis fidei»

(IT)

«A difesa della Chiesa con le armi della fede»

Il Corpo Alabardieri del Duomo di Monza è, insieme alle Guardie Svizzere del Vaticano, l'unico corpo armato al mondo a cui è concesso di partecipare in armi a funzioni liturgiche e cerimonie religiose. Il Corpo ha sede presso il Duomo di Monza ed è formato da un drappello di una ventina di uomini[1] armati di alabarde e spade e vestiti di una uniforme di foggia settecentesca[2].

Svolgono il loro servizio per garantire un'ordinata celebrazione del rito liturgico, assicurando il servizio di vigilanza, di accompagnamento e di sicurezza durante le funzioni. Il servizio del Corpo è effettuato all'interno e all'esterno del Duomo, durante le processioni religiose.[3]

  1. ^ Elenco aggiornato degli Alabardieri in servizio (XLS), su alabardierimonza.it. URL consultato il 14 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2019).
  2. ^ Corpo Alabardieri del Duomo di Monza - le Armi e le Divise, su alabardierimonza.it. URL consultato il 14 luglio 2019.
  3. ^ Presentazione, su Corpo Alabardieri del Duomo di Monza, http://www.alabardierimonza.it (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2019).

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