Cosroe I

Cosroe I
Cosroe I, Signore della Giustizia, Palazzo di Giustizia di Teheran
Shahanshah dell'Impero Sasanide
In caricasettembre 531 – febbraio 579
PredecessoreKavad I
SuccessoreOrmisda IV
NascitaArdestan, 501 circa
MorteCtesifonte, 579
DinastiaSasanidi
PadreKavad I
Madreuna nobildonna Ispahbudhan
Consorteuna principessa cazara
FigliOrmisda IV, Anoshazad, Yazdandar
Religionezoroastrismo

Cosroe I di Persia, ovvero Cosroe I Anoshakrawān (in pahlavi 𐭧𐭥𐭮𐭫𐭥𐭣𐭩; in persiano انوشگ‌روان‎) o Anoshirvān (in persiano انوشیروان‎), ossia anima immortale (Ardestan, 501 circa – Ctesifonte, 579), è stato un sovrano persiano.

Figlio e successore di Kavad I (regnante dal 488 al 496 e dal 498/499-531), è forse il più noto dei re della dinastia sasanide, rimasto al potere dal 531 al 579.

Ereditando un impero che versava in ottime condizioni dopo la guerra iberica combattuta con i bizantini, Cosroe I strinse un trattato di pace con la controparte nel 532, la cosiddetta pace eterna, ai sensi della quale l'imperatore bizantino Giustiniano I pagò 11 000 libbre d'oro ai Sasanidi. Cosroe si concentrò dunque sul consolidamento della sua autorità giustiziando i cospiratori, incluso il suo influente zio Bawi. Insoddisfatto delle azioni dei clienti e vassalli bizantini, i Ghassanidi, e fattosi convincere dagli inviati Ostrogoti giunti dall'Italia che gli riferivano di come Giustiniano fosse esclusivamente concentrato sulla sua campagna militare in Occidente, Cosroe violò il trattato di pace e dichiarò guerra a Costantinopoli nel 540. Durante la sua offensiva, riuscì a saccheggiare la città di Antiochia, raggiunse le coste del Mar Mediterraneo con la conquista di Seleucia di Pieria e organizzò delle corse dei carri a Apamea dove si unì alla Squadra Blu, che era sostenuta da Giustiniano, ma perse contro i Verdi rivali. Nel 541 invase la moderna Abcasia e la rese un protettorato persiano, dando così inizio alla guerra lazica. Nel 545, i due imperi decisero di fermare le guerre in Mesopotamia e Siria, mentre invece le ostilità in Lazica proseguirono. Nel 557 fu stipulata una tregua e nel 562 un trattato di pace cinquantennale.

Nel 572, Giustino II, successore di Giustiniano, infranse l'intesa di pace e scatenò la lunga guerra romano-persiana del 572-591 quando inviò una forza bizantina nella regione sasanide dell'Arzanene. L'anno successivo, Cosroe assediò ed espugnò l'importante città-fortezza bizantina di Dara, una dura perdita per Giustino II. I conflitti che tennero impegnato Cosroe non interessarono solo il fronte occidentale. A est, avendo stretto una fruttuosa alleanza con i Göktürk, riuscì a causare la caduta dell'impero eftalita, una potenza che aveva ottenuto varie vittorie a scapito dei Sasanidi nel V secolo, tanto da essere riusciti ad uccidere il nonno di Cosroe, Peroz I. A sud, le forze persiane guidate da Vahrez sconfissero gli Axumiti e conquistarono lo Yemen.

Cosroe I era noto per la sua grande attenzione verso la letteratura, la filosofia e il sapere in generale. Da un punto di vista culturale, sotto il suo regno l'arte e la scienza raggiunsero il periodo massimo di prosperità in tutto l'arco temporale di esistenza dell'impero sasanide. Durante il suo mandato, portò avanti il progetto di suo padre di realizzare importanti riforme sociali, militari ed economiche, promuovere il benessere sociale, aumentare le entrate statali, istituire un esercito ben addestrato e fondare o ricostruire molte città, palazzi e molte infrastrutture, tra cui pointi, canali e dighe. Per via della sua grandissima fama postuma, il suo nome divenne, allo stesso modo di quello di Cesare nella storia di Roma, una designazione di cui si fregiarono vari monarchi sasanidi di epoca successiva. Grazie ai suoi successi, alcuni lo hanno ritenuto uno dei re «più efficienti e più competenti che i persiani avessero mai avuto». Al momento della morte del sovrano, superando il primato precedentemente detenuto da Sapore II, l'impero sasanide di Cosroe aveva raggiunto la sua massima estensione, sviluppandosi dallo Yemen a ovest fino alle rive del fiume Oxus a est. Quando Cosroe perì, gli successe al trono suo figlio Ormisda IV.


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