Crisi degli Stretti turchi

Crisi degli Stretti turchi
parte della guerra fredda e della questione sugli Stretti turchi
La posizione degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.
DataBassa tensione:

20 luglio 1936 – 6 agosto 1946
(10 anni, 2 settimane e 3 giorni)
Alta tensione:
7 agosto 1946 – 30 maggio 1953
(6 anni, 9 mesi, 3 settimane e 2 giorni)

LuogoMar Nero
Mar di Marmara
CausaPressioni sovietiche sull'accesso marittimo degli Stretti
EsitoStatus quo ante bellum
L'Unione Sovietica ritira le richieste di cambio del regime sugli Stretti turchi
La Turchia entra nella NATO
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Bandiera della Turchia Numero sconosciuto di navi della marina turca
Bandiera degli Stati Uniti Numero sconosciuto di consulenti navali statunitensi
Bandiera dell'Unione Sovietica Diverse navi da guerra. Numero sconosciuto delle forze di terra
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La crisi degli Stretti turchi fu un conflitto territoriale durante la guerra fredda tra l'Unione Sovietica e la Turchia. La Turchia era rimasta ufficialmente neutrale per gran parte della seconda guerra mondiale.[1] Quando la guerra finì, la Turchia subì pressioni dal governo sovietico per consentire alle navi sovietiche di fluire liberamente attraverso gli Stretti turchi, che collegavano il Mar Nero al Mediterraneo. A causa del rifiuto del governo turco della richiesta dell'Unione Sovietica, sorsero tensioni nella regione che portarono a una dimostrazione della forza navale sovietica. L'incidente sarebbe poi servito come un fattore decisivo nell'emissione della Dottrina Truman.[2] Al culmine, le tensioni portarono la Turchia a rivolgersi agli Stati Uniti per la protezione attraverso l'adesione alla NATO.

  1. ^ Nel febbraio del 1945, settimane prima della resa dei nazisti, la Turchia dichiarò guerra alla Germania. La Turchia non fece mai alcuno sforzo per partecipare alle ostilità ed entrò in guerra solo sulla carta per ottenere il favore degli alleati e trarre profitto dal sequestro dei beni tedeschi.
  2. ^ (EN) Turkish Straits Crisis, su teachingamericanhistory.org. URL consultato il 7 giugno 2021.

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