Crisi degli Stretti turchi parte della guerra fredda e della questione sugli Stretti turchi | |||
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Data | Bassa tensione: 20 luglio 1936 – 6 agosto 1946 | ||
Luogo | Mar Nero Mar di Marmara | ||
Causa | Pressioni sovietiche sull'accesso marittimo degli Stretti | ||
Esito | Status quo ante bellum L'Unione Sovietica ritira le richieste di cambio del regime sugli Stretti turchi La Turchia entra nella NATO | ||
Schieramenti | |||
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Voci di crisi presenti su Wikipedia | |||
La crisi degli Stretti turchi fu un conflitto territoriale durante la guerra fredda tra l'Unione Sovietica e la Turchia. La Turchia era rimasta ufficialmente neutrale per gran parte della seconda guerra mondiale.[1] Quando la guerra finì, la Turchia subì pressioni dal governo sovietico per consentire alle navi sovietiche di fluire liberamente attraverso gli Stretti turchi, che collegavano il Mar Nero al Mediterraneo. A causa del rifiuto del governo turco della richiesta dell'Unione Sovietica, sorsero tensioni nella regione che portarono a una dimostrazione della forza navale sovietica. L'incidente sarebbe poi servito come un fattore decisivo nell'emissione della Dottrina Truman.[2] Al culmine, le tensioni portarono la Turchia a rivolgersi agli Stati Uniti per la protezione attraverso l'adesione alla NATO.