Cronache di Froissart

Esecuzione di Ugo Despenser il Giovane, miniatura da uno dei più noti manoscritti delle Chronicles.
Carlo VI di Francia attacca i suoi compagni in un impeto di follia.
Il Ballo degli Ardenti nella Gruuthuse MS: Carlo VI rannicchiato sotto la gonna di Giovanna II d'Alvernia nella metà sinistra dell'immagine, e danzatrici ardenti al centro.

Le Cronache di Froissart (in inglese Chronicles e in francese Chroniques) sono una storia in prosa della guerra dei cent'anni scritta nel XIV secolo da Jean Froissart. Le Cronache si aprono con gli eventi che portarono alla deposizione di Edoardo II d'Inghilterra nel 1326, e coprono il periodo fino al 1400, raccontando eventi avvenuti nell'Europa occidentale, principalmente in Inghilterra, Francia, Scozia, Paesi Bassi e Penisola iberica, anche se a volte menziona anche altri paesi e regioni come Italia, Germania, Irlanda, Balcani, Cipro, Turchia e Nord Africa.

Per secoli le Cronache sono state riconosciute come l'espressione più alta della cultura cavalleresca dell'Inghilterra e della Francia del XIV secolo. L'opera di Froissart è percepita come di vitale importanza per la comprensione informata del XIV secolo europeo, in particolare della guerra dei cent'anni. Ma gli storici moderni riconoscono anche che hanno molte lacune come fonte storica: contengono date errate, hanno una geografia fuori luogo, danno stime inaccurate di dimensioni di eserciti e vittime di guerra, e potrebbero essere di parte a favore dei mecenati dell'autore.

Sebbene Froissart sia a volte ripetitivo o tratti argomenti apparentemente insignificanti, le sue descrizioni di battaglie sono vivaci e coinvolgenti. Per i periodi precedenti Froissart basò il suo lavoro su altre cronache esistenti, ma le sue esperienze, combinate con quelle dei testimoni intervistati, forniscono molti dettagli nei libri successivi. Sebbene Froissart non sia mai stato presente ad una battaglia, visitò Sluis nel 1386 per vedere i preparativi per un'invasione dell'Inghilterra. Fu presente ad altri eventi significativi come il battesimo di Riccardo II a Bordeaux nel 1367, l'incoronazione di Re Carlo V di Francia a Reims nel 1380, il matrimonio di Giovanni di Valois e Giovanna II d'Alvernia a Riom e il gioioso ingresso della regina francese Isabella di Baviera a Parigi, entrambi nel 1389.

Sir Walter Scott disse che Froissart aveva una "meravigliosa piccola simpatia" per i "contadini e gli zotici."[1] È vero che Froissart spesso ometteva di parlare della gente comune, ma questo era in gran parte la conseguenza del suo dichiarato scopo di scrivere non una cronaca generale ma una storia delle gesta cavalleresche che avevano avuto luogo durante le guerre tra Francia e Inghilterra. Tuttavia, Froissart non era indifferente agli effetti delle guerre sul resto della società. Il suo libro II si concentra ampiamente sulle rivolte popolari in diverse parti dell'Europa occidentale (Francia, Inghilterra e Fiandre) e in questa parte delle Cronache l'autore dimostra spesso una buona comprensione dei fattori che avevano influenzato le economie locali e il loro effetto sulla società in generale. Sembra anche che avesse molta simpatia in particolare per la difficile condizione degli strati più poveri delle popolazioni urbane delle Fiandre.[2]

Le Cronache sono un'opera di grande respiro e con le loro circa 1,5 milioni di parole, sono tra le opere più lunghe scritte in prosa francese nel basso Medioevo.[3] Sono state poche le edizioni complete moderne, ma il testo venne stampato dalla fine del XV secolo in poi. Enguerrand de Monstrelet continuò le Cronache fino al 1440, mentre Jean de Wavrin ne incorporò grandi parti nel suo lavoro. Il Compendium super origine et gestis Francorum di Robert Gaguin contiene molti elementi dell'opera di Froissart.[4] Nel XV e XVI secolo le Cronache furono tradotte in olandese, inglese, latino, spagnolo, italiano e danese. Il testo delle Cronache di Froissart è conservato in più di 150 manoscritti, molti dei quali sono miniati, alcuni ampiamente.[5]

  1. ^ Sir Walter Scott: Tales of my landlord. Il termine "villain" viene usato come "contadino".
  2. ^ Peter Ainsworth, 'Froissardian perspectives on late-fourteenth-century society', in Jeffrey Denton and Brian Pullan (eds.), Orders and Hierarchies in Late Medieval and Renaissance Europe (Basingstoke / London: Macmillan Press, 1999), pp. 56-73.
  3. ^ Godfried Croenen, Online Froissart, su hrionline.ac.uk, HRIOnline. URL consultato il 26 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  4. ^ Franck Collart, Un historien au travail à la fin du XVe siècle: Robert Gaguin (Geneva: Droz, 1996), 121-122, 341-344.
  5. ^ Godfried Croenen, 'Froissart illustration cycles', in Graeme Dunphy (ed.), The Encyclopedia of the Medieval Chronicle (Leiden: Brill, 2010), I, 645-650.

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