William Shakespeare non curò mai la pubblicazione delle proprie opere, fatta eccezione per i due poemetti giovanili Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia. I Sonetti e sedici composizioni teatrali, frutto probabilmente di trascrizioni clandestine, furono pubblicati senza il consenso dell'autore prima della sua morte (1616).
Nel 1623 gli attori ed amici di Shakespeare John Heminges e Henry Condell curarono un'edizione completa in folio intitolata Mr. William Shakespeare's Comedies, Histories & Tragedies, successivamente denominata "First Folio". La stampa includeva tutte le opere teatrali di Shakespeare attualmente riconosciutegli, fatta eccezione per Pericle, principe di Tiro - inserito nella successiva edizione, insieme ad altri sei drammi poi ritenuti apocrifi - e I due nobili congiunti.
A causa di queste vicende si è rivelato estremamente difficoltoso dare una cronologia certa alle opere di Shakespeare. Esclusi quei rari casi in cui è stato possibile fornire con certezza la data di composizione, si è proceduto all'identificazione della data principalmente tramite due canali: considerazioni stilistiche e richiami presenti in documenti del tempo.