Crux simplex

Nel suo De cruce (Anversa 1594), p. 10 Giusto Lipsio indica i due tipi distinti della forma di croce da lui chiamata crux simplex

Il termine crux simplex è stato inventato da Giusto Lipsio (1547-1606) per indicare un singolo palo semplice (senza traversa) al quale affissare qualcuno e lasciarlo morire così o con il quale infissare ossia impalare qualcuno (Simplex [...] voco, cum in uno simplicique ligno fit affixio, aut infixio). Lipsio così distinse due tipi di crux simplex: la crux simplex ad affixionem e la crux simplex ad infixionem.[1]

Dalla crux simplex (di ambedue questi tipi) la terminologia di Lipsio distingue la crux compacta, un congiunto di due legni (Compacta Crux est, quae manu facta, idque e duplici ligno),[2] della quale esistono tre tipi: la crux decussata (a forma di X), la crux commissa (a forma di T) e la crux immissa (a forma di †).

Tutti questi termini sono stati inventati da Lipsio e non si trovano nei testi anteriori di qualunque epoca.[3]


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