Cubburo

Cubburo nel comune di Raccuja

Il cùbburo è un piccolo edificio in pietre a secco, diffuso in Sicilia e in particolare nella zona dei monti Nebrodi e dei monti Iblei. I cubburi, altrimenti detti casotti, capanni a thòlos, cubi o cube (termini di origine araba), venivano anticamente costruiti nelle zone destinate a pascolo ed erano utilizzati per il ricovero dei pastori. Sono particolarmente diffusi nei comuni di Montalbano Elicona (Monte Castellazzo), San Piero Patti (contrada Taffuri), Raccuja, Floresta, Roccella Valdemone, Tripi; e nella zona iblea a Militello in Val di Catania (C.da Catalfaro).

La costruzione ricorda molto i nuraghi della Sardegna o i trulli pugliesi, e oltre ad essere architettonicamente simile, era costruita con le stesse finalità delle “caciare” marchigiane o dei dammusi della Sicilia sud-orientale. Generalmente costruiti a ridosso di un muretto a secco o di un riparo naturale, i cubburi sorgono su terreni con leggere pendenze. La loro costruzione non richiedeva impiego di malta, ma solo di pietre a secco. La costruzione era solida e capace di resistere ad intemperie, incendi o altre calamità.

I primi cubburi furono edificati già nell'età megalitica,[senza fonte] ma utilizzati e costruiti fino ai primi anni del Novecento.


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