La cultura swahili è la cultura tradizionale dei popoli della Costa swahili della Tanzania, del Kenya, del Mozambico settentrionale e della maggior parte delle isole dell'Oceano Indiano antistanti a quest'area, da Zanzibar alle Comore, dove si parla la lingua swahili come lingua nativa. Le popolazioni che appartengono a questa cultura vengono talvolta indicate con la parola swahili waswahili.[1]
La cultura swahili riflette la complessità della storia dell'Africa orientale, che attraverso l'Oceano Indiano fu in contatto fin dall'antichità con le civiltà del Medio Oriente e dell'Asia. Come la lingua swahili, anche la cultura swahili presenta evidenti tratti bantu, mischiati però con altrettanto evidenti influssi arabi, persiani e di altre origini asiatiche. In seguito al colonialismo, la cultura swahili ha anche acquisito alcuni tratti minori europei (soprattutto inglesi, tedeschi e portoghesi) ma anche indiani e di altre tradizioni giunte in contatto col mondo swahili, per esempio, attraverso l'Impero britannico.
Il nome "swahili" deriva dall'aggettivo arabo sawahili (سواحلي), plurale di sawahil (سواحل) che significa "costiero" (da sahel, ساحل, "costa").