Daicon III Opening Animation | |
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Titolo originale | DAICON 3 |
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 1981 |
Durata | 5:23 min |
Genere | fantascienza, azione |
Regia | Hideaki Anno, Hiroyuki Yamaga, Takami Akai (accreditati genericamente come realizzatori principali)[1] |
Musiche | Kōichi Sugiyama[2], Yūji Ōno, Bill Conti |
Logo ufficiale del film |
Daicon IV Opening Animation | |
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La protagonista vestita da coniglietta di Playboy mentre vola sulla spada Stormbringer | |
Titolo originale | DAICON 4 |
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 1983 |
Durata | 7:23 min |
Genere | fantascienza, azione, musicale |
Regia | Hiroyuki Yamaga[1] |
Musiche | Kitarō, Electric Light Orchestra |
Art director | Hideaki Anno, Takami Akai[1] |
Animatori | Yoshiyuki Sadamoto, Mahiro Maeda, Norifumi Kiyozumi[1] |
Logo ufficiale del film |
Daicon III Opening Animation e Daicon IV Opening Animation, più comunemente noti come Daicon III e Daicon IV, sono due cortometraggi anime prodotti rispettivamente nel 1981 e nel 1983 per le omonime convention di fantascienza del Nihon SF Taikai. Furono realizzati dal collettivo Daicon Film, un gruppo di animatori all'epoca studenti universitari e alle prime armi, comprendente Toshio Okada, Yasuhiro Takeda, Hideaki Anno, Hiroyuki Yamaga e Takami Akai, che poco dopo si sarebbe associato nello studio Gainax.
I corti divennero subito celebri, sia per la loro qualità di animazione, giudicata insolitamente alta per dei prodotti amatoriali, sia per la presenza di elementi propri delle culture otaku e pop occidentale. I creatori non si curarono di assicurarsi i diritti per le citazioni e gli omaggi presenti, e, da questo controverso stato giuridico, i filmati incontrarono delle resistenze che non ne permisero la distribuzione ufficiale.
Per via dell'influenza che ebbero nella nascita dello studio di animazione Gainax e della loro qualità pioneristica Daicon III e Daicon IV Opening Animation sono considerate delle opere di culto e delle produzioni fondamentali nel panorama dell'animazione giapponese. Nel 2001 la rivista Animage le collocò, sotto il titolo unificante Daicon, al trentacinquesimo posto della classifica dei migliori cento anime di tutti i tempi.
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