Deadpool | |
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Deadpool, disegnato da Ed McGuinness | |
Universo | Universo Marvel |
Autori | |
Editore | Marvel Comics |
1ª app. in | New Mutants n. 98 (febbraio 1991) |
Editore it. | Marvel Comics |
1ª app. it. in | X-Force n. 0 (luglio 1994) |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego | Wade Winston Wilson |
Soprannome | Il Mercenario Chiacchierone |
Specie | Mutante |
Etnia | Canadese |
Poteri |
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Deadpool, il cui vero nome è Wade Winston Wilson, è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Fabian Nicieza (testi) e Rob Liefeld (disegni), pubblicato negli Stati Uniti d'America dalla Marvel Comics ed esordito nella serie a fumetti New Mutants n. 98 (febbraio 1991). A causa della sua parlantina inarrestabile viene soprannominato "il mercenario chiacchierone" (The Merc with a Mouth).
Il sito web IGN ha inserito il personaggio alla 31ª posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti.[1]
È un eroe-antieroe noto per il suo humour, fatto di doppisensi e riferimenti a film, serie televisive, canzoni e immagini popolari. Teledipendente tanto da descrivere la propria mano destra come "La mia mano CINEMAX",[2] apprezza in particolare le sitcom: il suo idolo è Bea Arthur della serie Cuori senza età, ritiene che le gemelle Olsen siano al centro di una cospirazione mondiale e, stando a Siryn ha «pianto quando è stato sospeso Manimal».[3]
Il suo nome di battesimo ricalca da vicino quello del personaggio della DC Comics Deathstroke, che si chiama Slade Wilson; un'altra somiglianza degna di nota tra i due è che entrambi sono sia mercenari sia maestri di spada, e indossano indumenti aderenti da assassino con bandoliere, cinturoni e una maschera che copre completamente il volto. In origine, fu questa caratterizzazione grafica molto simile a fare gridare al plagio da parte di Rob Liefeld.[4] Il successivo sviluppo del personaggio da parte di autori come Joe Kelly e Gail Simone - e in seguito lo stesso Nicieza - ha fatto sì che i caratteri dei due mercenari divergessero radicalmente.[senza fonte]
Deadpool rompe spesso la quarta parete, ovvero il confine tra la realtà e il fumetto; sa di essere in un fumetto, come quando Bullseye gli chiede a quando risalga il loro ultimo incontro e gli viene risposto: «Numero 16, Bullseye»,[5] oppure quando l'Uomo Ragno si toglie la maschera, e Wade urla «Come se non avessimo visto i film e non sapessimo che sotto la maschera c'è il bel Tobey Maguire dagli occhi sognanti!».[6]