La denominazione comunale d'origine (De.C.O.), o denominazione comunale (De.Co.)[1], è un riconoscimento istituito e concesso dall'amministrazione comunale al fine di tutelare e valorizzare un prodotto tipico, una ricetta tradizionale, un'attività agroalimentare o un prodotto dell'artigianato (alimentare e non) in stretta correlazione col territorio e la sua comunità, senz'alcuna sovrapposizione con le denominazioni d'origine vigenti. La Denominazione comunale d'origine, a differenza di marchi come DOP, IGP e STG, non è un marchio di qualità, ma un'attestazione di tipicità.
Le De.C.O. sono state istituite in seguito alla legge statale nº 142 dell'8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell'ambito dei princìpi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. Dal 2002 sono normalmente istituite prendendo a modello un regolamento-tipo predisposto dall'ANCI.[2]
In alcuni casi, per esempio a Torino, la De.Co. può essere attribuita anche a feste, saperi o terreni caratteristici del territorio.[3]
La Liguria, con la legge regionale n. 11/2018, ha istituito un registro regionale dei comuni liguri con prodotti De.Co.[4]
Nel caso di Stupinigi, frazione del comune di Nichelino ma il cui territorio del parco naturale si estende anche all'interno dei confini amministrativi di Beinasco, Candiolo, None, Orbassano e Vinovo, la De.Co. è stata istituita con regolamento intercomunale.[5]